Bari, Maniero saluta il tecnico: “Mi dispiace per Nicola”

Il Bari, dopo la sconfitta di misura aTrapani, saluta il tecnico Nicola, esonerato dalla società.

Curva del Bari - Fonte: Martina Manta
Curva del Bari – Fonte: Martina Manta

Al suo posto arriva Andrea Camplone, ex Perugia e Lanciano. L’allenatore vuole tornare immediatamente alla vittoria per far dimenticare ultime tre sconfitte consecutive. Tre punti nelle ultime 4 gare sono veramente troppo pochi per ambire alla promozione in serie A o alla permanenza nella zona playoff.

I giocatori salutano il loro allenatore, sapendo che una parte della colpa è anche loro. Maniero si fa portavoce della rosa, sottolineando che dovranno impegnarsi di più per uscire da questo momento di crisi. Nicola ha pagato per tutti gli errori commessi sia in prima persona, sia per quelli della squadra. L’attaccante del Bari ha rilasciato queste parole alla Gazzetta del Mezzogiorno: “Il cambio in panchina è un segnale per tutti: dobbiamo dare di più. Devo dire la verità: mi è dispiaciuto molto apprendere dell’esonero del mister Davide Nicola. Il nostro ex tecnico ha dato l’anima, insieme al suo staff. Nel calcio sovente accade che in mancanza di risultati si opti per avvicendare l’allenatore, ma in campo andiamo noi calciatori. La fine del 2015 non è stata all’altezza delle aspettative: abbiamo rimediato tre sconfitte di fila e almeno su due occorre fare mea culpa. Perché? Con il Brescia non abbiamo chiuso un match che stavamo dominando, mentre a Trapani ci è mancata l’opportuna aggressività“.

L’attaccante analizza perfettamente il momento no della squadra e da spunti da dove ripartire: “Ripartire? Con una consapevolezza forte: se il club ha ritenuto comunque non soddisfacente una prima fase di campionato scandita dal pur ragguardevole bottino di 35 punti, allora bisogna impegnarsi ancora più a fondo e disputare un ritorno con il piede pigiato sull’acceleratore. Le qualità non ci mancano. Più che il quinto posto a braccetto con il Brescia stride il forte distacco dalla zona promozione diretta. Dieci punti dal secondo posto e undici dal primo sono davvero troppo“.

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