Reja: “Abbiamo un’opportunità e non dobbiamo farcela sfuggire”

E’ andata in scena questa mattina a Formello, prima della rifinitura, la consueta conferenza stampa di mister Reja.

Fonte immagine: violachannel.tv

Quella con l’Inter potrebbe essere l’ultima partita sulla panchina biancoceleste per il mister goriziano che, qualunque sarà il suo futuro, crede comunque nel sogno Champions: “Abbiamo un’opportunità e non dobbiamo farcela sfuggire. L’Inter è una squadra forte, non sarà facile, ma noi siamo consapevoli della nostra forza e il ritrovamento di Klose ci da maggiore fiducia. Abbiamo lavorato bene, c’è la convinzione di fare bene ed augurarsi che il risultato ci dia ragione”. Il match di domani sera vedrà il ritorno all’Olimpico, anche se solo da spettatore, di Mauro Zarate: ”Non è facile giocare in una squadra come l’Inter. La mia impressione è che questa esperienza gli sia servita, ha accettato la panchina, è stato tranquillo. Se dovesse tornare alla Lazio sarebbe un giocatore maturato dal punto di vista caratteriale e potrebbe fare una grandissima annata”. Come anticipato, questa potrebbe essere l’ultima partita di Reja sulla panchina della Lazio: “Con il Presidente ne ho parlato anche ieri di alcuni giocatori. Parliamo in prospettiva futura e a parte gli screzi di qualche mese fa abbiamo un ottimo rapporto. Indipendentemente da tutto credo che la Lazio cercherà di fare bene e di accrescere il valore della squadra. Io non so dove sarò, la programmazione penso sia naturale, dipenderà anche da dove saremo noi”. L’Inter, che quest’anno ha avuto una stagione piuttosto travagliata, sembra aver ritrovato fiducia sotto la guida di Stramaccioni: “Ha dato linfa vitale all’Inter. Era un po’ spenta, la sua entrata ha dato vigore, convinzione. Ha cambiato qual cosina dal punto di vista tattico. Ha trovato giocatori che venivano da infortuni, pronti dal punto di vista fisico. Ha grandi meriti, ha dato l’impressione di avere grande personalità e di trovare un accordo con il gruppo, cosa difficilissima. Grande merito dell’approdo dell’Inter in Europa League, perché non penso che gli competa il discorso Champions, perché il Napoli in casa vincerà”.

 

Per la partita di domani l’unico dubbio di formazione sembra essere il ballottaggio tra Cana e Gonzalez: “Sono scelte che farò domani. Gonzalez ha giocato spesso sulla parte di destra, fare il mediano non è proprio la sua caratteristica. Cana è più portato, però vedendo quello che ha fatto domenica potrebbe giocarci anche Gonzalez”. La Lazio si giocherà le ultime opportunità di accedere alla Champions, ma molto dipenderà dal Catania di Montella: “Intanto pensiamo a noi. Quello che conta è che la Lazio faccia una grande prestazione, ho sentito che ci sarà una grande cornice di pubblico ed è motivo di grande soddisfazione e gratificazione per i ragazzi. Vincere sicuramente ci darebbe una mano a completare un’annata fatta di alti e bassi. Abbiamo vinto con Milan e Napoli, altre squadre sono andate via perdendo all’Olimpico. Mi auguro che anche domani possa esserci questo risultato. L’Udinese sta tornando ad essere in condizione con il recupero di alcuni giocatori. Fuori casa sanno ripartire bene in contropiede, mi auguro che il Catania voglia fare la partita giusta, non è chiaramente un campo facile. Ma conta la prestazione della Lazio”. Il futuro di Reja alla Lazio potrebbe dipendere dalla qualificazione Champions: “Non penso che le valutazioni su un allenatore si possono trarre da una gara. Il lavoro si vede nell’arco del campionato, poi la società valuterà cosa ha fatto il tecnico. Non si può valutare il lavoro in una partita. Ci conosciamo da tempo e la valutazione verrà fatta complessivamente”.

 

Che partita dovrà fare domani la Lazio: “Sappiamo bene il valore di questa squadra e delle sue qualità. Ha ritrovato la vena di Milito che non sbaglia più niente. Sta facendo cose straordinarie. Zanetti sembra che non finisca mai, ma non solo lui. Dietro hanno qualità importanti. A noi il compito di aggredirli e non farli ragionare per giocare a ritmi alti. Se vogliamo avere ragione dobbiamo fare la partita, quando abbiamo adottato questo sistema di gioco abbiamo avuto ragione”. Tornerà dal primo minuto Miro Klose: “E’ bene che giochi dall’inizio. Sta bene fisicamente e di testa. Ha acquistato sicurezza in settimana. Non posso aspettarmi il 100% ma anche all’80% è un buon risultato”. Tornando ancora sul suo futuro alla Lazio: “Ho dato tanto a questa società. Sono sempre a Formello a studiare e vedere cassette. Ho sempre dato il massimo e sarei felice di poter rimanere e poter dare seguito e continuità a questo progetto che non è ancora arrivato al termine. Da quando sono arrivato ci sono state tante cose da fare, tagliare qualcosa per metterne altre. Se quest’anno non avessimo avuto i problemi che abbiamo avuto a quest’ora saremmo già in Champions, soprattutto la mancanza di Klose è stata determinante”. Se il campionato dovesse finire così si dovrebbe parlare di Europa League guadagnata o di Champions persa: “Rammarico resta perché la Champions era alla nostra portata considerando anche le ultime partite come sono andate a finire. Con il Siena non abbiamo avuto molto fortuna ma le altre erano assolutamente alla nostra portata. Mi prendo le responsabilità, ma raggiungere due anni di fila l’Europa League non è semplice. Comunque, la matematica ci fa ancora sperare. Sarebbe un coronamento arrivare al terzo anno in Champions League. Sarebbe qualcosa di straordinario per me ma soprattutto un premio meritato per i ragazzi”. In chiusura, cosa manca al progetto Lazio per crescere definitivamente: “Manca ancora qualche cosa, anche l’organico. Cercare di completare dove c’è qualche carenza. Io confermerei in blocco questa squadra, aggiungendo qualcosa per migliorare. A inizio anno ci siamo mossi bene, poi chiaramente qualcosa non è andato a buon fine ma ci sta. Quello che mi è spiaciuto in modo particolare è la partenza di Sculli che mi ha chiesto di andare via per motivi personali. Avremmo avuto qualche alternativa in più e ci avrebbe dato una grossa mano”.

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