Retroscena calciomercato, Lavezzi: “Ho rifiutato l’Inter per amore del Napoli”

Che Ezequiel Lavezzi fosse un obiettivo di calciomercato dell’Inter, era cosa nota. Era, invece, meno nota la ragione per la quale l’affare non si concluse. L’argentino, intervistato da Piero Chiambretti nel corso della trasmissione Chiambretti ore 10, su Radio 2, ha rivelato come i contatti con l’Inter ci fossero stati e come, probabilmente, i nerazzurri avrebbero potuto pagare la clausola rescissoria dell’argentino.

Fonte: http://football.ua/gallery/1221/73324.html (Wikipedia) Autore: Илья Хохлов
Fonte: http://football.ua/gallery/1221/73324.html (Wikipedia) Autore: Илья Хохлов

Ma soprattutto, l’argentino ha rivelato il vero motivo per il quale l’affare di calciomercato non si concluse:

A Napoli mi hanno voluto troppo bene, per questo ho rifiutato il trasferimento all’Inter. Ho chiesto a De Laurentiis di cedermi all’estero, non volevo offendere i miei ex tifosi cui sono stato e sono tuttora legato”.

Lavezzi sarebbe potuto essere il vero colpo del calciomercato nerazzurro, ma della sua scelta non si è mai pentito: “Non sono pentito di aver scelto Parigi -ha spiegato l’argentino-. La capitale francese è diversa da Napoli: dove c’è il mare la gente è più allegra ed ha un’energia maggiore, ma in Francia posso uscire di casa senza problemi. A Napoli stavo bene, la città è molto bella, ma dopo cinque anni sentivo l’esigenza di cambiare”.

Il Pocho ha anche spiegato le differenze tra due tecnici estremamente diversi, Ancelotti e Mazzarri: “Carlo parla con tutti, non solo con i calciatori più importanti. Mazzarri invece lavora maggiormente dal punto di vista tattico. La difesa a tre, ad esempio, l’ha inventata lui, non c’è dubbio. Ora sono tante le squadre che la adottano ma lui l’ha perfezionata ad adottata per primo. Il Napoli è composto da calciatori che lavorano insieme da anni, mentre il Psg è una squadra nuova che ha bisogno di conoscersi”.

Poi ha voluto dire la sua in merito al problema del razzismo, non un problema solo italiano: “Purtroppo esiste ovunque, non solo in Italia e non solo nei confronti dei napoletani. Il calcio è folklore, queste cose non bisogna nemmeno guardarle”.

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