Argentina: vittorie per Estudiantes e Huracan, pari tra Rosario e Tigre

Gli anticipi del sabato della seconda giornata della Primera Division vedono trionfare Huracan e Estudiantes, che saranno impegnate entrambe in Copa Libertadores durante la prossima settimana.

Curva Huracan Fonte: ByProAir (Wikipedia.org)
Curva Huracan
Fonte: ByProAir (Wikipedia.org)

L’Huracan vince una partita difficile sotto ogni punto di vista contro un Arsenal de Sarandì che non stimola il bel gioco e cade solo per colpa di un pasticcio ai limiti del disastroso del portiere Andrada. L’estremo difensore del Viaducto infatti decide in negativo le sorti della partita della squadra allenata da Martin Palermo con un controllo difettoso che favorisce lo “scippo” del pallone da parte di Gamarra che serve Wanchope Abila che a sua volta appoggia in rete a porta vuota.

Costa cara la distrazione di Andrada ad un Arsenàl che non troverà poi le forze di rimontare e che sfiorerà il pari solo con un bombazo da fuori area di Muñoz che però si schianterà sulla traversa facendo solo rabbrividire Marcos Diaz. Ottimi segnali in casa Huracan in vista del ritorno in Libertadores di martedì prossimo dove il Globo affronterà il Mineros de Guayana al Palacio di Parque Patricios.

L’Estudiantes invece è stato costretto a rimontare il Godoy Cruz di Oldrà che, come spesso accade, gioca un buon calcio e raccoglie pochi punti. Il vantaggio è proprio del Tomba che sblocca il risultato in avvio di ripresa grazie ad un assolo di Leandro Fernandez che si porta a spasso mezza difesa del Pincha e spara un sinistro imprendibile che vale l’1-0.

La reazione dell’Estudiantes, macchinosa e poco spettacolare risulta però molto efficace e dopo appena 5’ dal vantaggio ospite arriva il pari grazie alla sfortunata autorete di Alvacete che devia nella propria porta un calcio di punizione avversario. Poi al minuto 74 una gentile concessione dell’arbitro Pablo Diaz consente al Pincha di battere un calcio di rigore per una trattenuta in area, sì commessa ma davvero molto morbida, di Zuqui su Guido Carrillo. Dal dischetto è proprio Carrillo ad andare e a trasformare il tiro dagli undici metri che porta l’Estudiantes in vantaggio. Più tardi Sanchez Miño sprecherà il gol del 3-1 da metri zero ma il Pincha riuscirà comunque a replicare il successo dell’esordio contro l’Arsenàl e a portarsi momentaneamente in vetta alla classifica.

Nella partita successiva però il Rosario Central ha annullato la leadership solitaria del Pincha portandosi anch’esso a quota 6 punti grazie ad una vittoria drammatica ai danni del Tigre. La partita è stata sospesa per più di un quarto d’ora a causa di un oggetto contundente lanciato dagli spalti addosso all’allenatore del Tigre Alfaro che ha perso sangue dalla nuca costringendo l’arbitro ha sospendere la partita per un quarto d’ora e chiedendo al tecnico stesso se volesse far continuare l’incontro. Alfaro da grande uomo fa giocare la gara e vede il suo Tigre andare in vantaggio grazie alla sfortunata autorete di Yeimar Gomez.

Tuttavia il Rosario Central riuscirà a reagire favorito dalle espulsioni di Larrondo e Pirez in casa Tigre e, dopo il pareggio firmato Franco Niell, troverà un insperato successo al minuto 103 grazie a Marco Ruben che mette in rete un assist del neo entrato Colman (ingresso più che positivo il suo) e fa esplodere il Gigante de Arroyito quando ormai ogni speranza di successo sembrava abbandonata.

La Canalla vola dunque in vetta a punteggio pieno ma la partita purtroppo verrà ricordata per l’ennesimo brutto episodio che il calcio argentino regala alla cronaca.

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