Liga, Granada-Eibar: 1-3, i padroni di casa beffati e demoliti dal tris del club basco
La prima giornata di Liga si conclude stasera con il posticipo Granada-Eibar al “Nuevo Estadio de Los Cármenes”, partita che vedrà protagoniste due squadre il cui obiettivo stagionale è principalmente la salvezza.
Fonte: HrAd (wikipedia.org)
FORMAZIONI UFFICIALI
Granada CF (4-2-3-1): Fernández, Foulquier, Babin, Mainz, Salva Ruiz, Rubén Pérez, Javi Márquez, Robert Ibáñez, Rubén Rochina, Piti, El-Arabi. All: Sandoval José Ramón.
Eibar (4-2-3-1): Xabi Irureta, Capa, Dos Santos, Ramis, Luna, Dani García, Adrián, Keko, Escalante, Saúl Berjón, Sergi Enrich. All: Mendilibar José Luis.
Il primo tempo parte con la furia degli ospiti che spingono in avanti immediatamente e dopo solo 22 minuti di gioco trovano la rete con Adrián grazie al suo sinistro, servito da Antonio Luna. Il Granada non riesce a scuotersi e, nonostante sia la squadra favorita, rende la vita facile agli avversari che al 35′ raddoppiano con Gonzalo Escalante. Il centrocampista argentino, in prestito dal Catania, va in gol indirizzando la palla al centro della porta. La prima frazione di gioco si conclude con il netto vantaggio della formazione di Mendilibar, ex tecnico del Levante, approdato per far sì che avvenga il salto di qualità per il club dei Paesi Baschi.
All’avvio del secondo tempo la squadra di casa finalmente trova la forza di reagire e regala un momento di gioia a tutti i tifosi accorsi: Success crossa per Rochina che segna con un tiro di sinistro, mettendo la palla nell’incrocio dei pali. La felicità, però, è subito smorzata dall’espulsione di Salva Ruiz che costringe il Granada a continuare il match, già complicato, in dieci. Al 67′ la partita, per i padroni di casa, giunge ormai al termine: sugli sviluppi di un calcio d’angolo e assist di Ivan Ramis, Arruabarrena da posizione ravvicinata segna il gol dell’1-3, spegnendo definitivamente le speranze del club andaluso. La partita movimentata, grazie anche alla bella goleada del club basco, mette in risalto l’entusiasmo e la voglia di emergere anche delle piccole squadre.