Liga: un rigore di Messi risolve il derby con l’Espanyol, Barcellona primo

Il derby della città di Barcellona, valido per la 30^ giornata di campionato, assume oggi un’importanza fuori dal comune vista la situazione di classifica ai piani alti della Liga. La rivalità è sempre sentitissima nella città catalana, ma il confronto dei trofei è impietoso: l’Espanyol nel corso della sua storia ha vinto solo 4 Coppe del Re, mentre qualsiasi appassionato di calcio sa che il Barcellona è andato ben oltre. Limitandoci solo ai trofei nazionali i Blaugrana vantano 22 scudetti, 26 Coppe del Re più 11 Supercoppe Spagnole.

Fonte Globovisiòn (flickr)
Fonte Globovisiòn (flickr)

Nonostante tutto, quest’oggi allo stadio Cornellà-El Prat l’Espanyol è pronto a rovinare i piani dei cugini, che vengono da due vittorie fondamentali nelle ultime due giornate (6 giorni fa quella nel Clasico) e a 8 giornate dalla fine puntano forte al primo posto, occupato dall’Atletico Madrid, che adesso è ad una sola lunghezza di distanza. Per fare ciò non c’è risultato utile all’infuori della vittoria. Ma dall’altra parte qualsiasi tifoso españolista passerebbe un  pomeriggio migliore dopo una vittoria casalinga sul Barça anche se questa di fatto significherebbe poco per il campionato del suo equipo, già salvo da tempo e con nulla più da chiedere a questa temporada. Vittoria che non risulta impossibile dal momento che i Blaugrana hanno qualche difficoltà negli impegni delle 16: nelle ultime due partite a questo orario sono arrivate due sconfitte (con Valladolid e Valencia).

Nel Barcellona nell’undici iniziale non ci sono Iniesta e Sanchez (oltre all’infortunato Valdés, sostituito da Pinto), al loro posto Busquets e Pedro. I primi minuti confermano la superiorità dal Barcellona che costruisce diverse azioni pericolose, ma gli ospiti rispondono bene in contropiede. Nello specifico proprio nei primi 20 minuti per il Barcellona il solito Messi sfiora il gol con un colpo di testa che si spegne di poco alto sopra la traversa; l’altra chance è per Neymar che servito bene dalla destra non riesce a concretizzare una buona chance. Nell’Espanyol a rendersi pericoloso è Pizzi che va vicino al gol per due volte. Partita avara di emozioni fino al minuto 38, quando ancora Neymar viene servito benissimo, entra in area di rigore ritrovandosi faccia faccia col portiere, prova a scavalcarlo con un  pallonetto ma la palla esce di pochissimo oltre il palo destro. Un primo tempo tutto sommato discreto termina con l’Espanyol in attacco ma col risultato fermo sullo 0-0.

Secondo tempo poverissimo di emozioni, tanto che per registrare la prima emozione bisogna arrivare addirittura al 71°, quando Piqué dagli sviluppi di un calcio d’angolo da pochi passi colpisce la traversa. Ma è solo il preludio al gol che arriva pochi minuti dopo: palla in mezzo dalla destra su cui si avventa Neymar, marcato da Javi Lopez, che saltando tocca il pallone con la mano. Probabilmente il tocco è involontario ma il braccio è staccato dal colpo, e per l’arbitro non ci sono dubbi: rigore e cartellino giallo per il difensore spagnolo. Dal dischetto si presenta lo specialista Lionel Messi che non sbaglia e porta i suoi in vantaggio. La partita negli ultimi 10 minuti si accende col Barcellona che cerca il raddoppio e allo stesso tempo l’Espanyol le prova tutte per riportare il match in parità. All’83° c’è un’altra svolta alla gara: Messi viene servito ottimamente dalle retrovie e l’Espanyol, che era lanciato in attacco, è completamente scoperto in difesa; c’è bisogno dell’intervento del portiere Casilla, che prova a fermare il pallonetto dell’argentino ma per farlo tocca la palla con le mani fuori dall’area di rigore. L’arbitro Gómez per la seconda volta non ha dubbi e mostra (giustamente) il cartellino rosso a Casilla. Non succede più nulla di rilevante ai fini del risultato e la partita finisce con uno 0-1 che va più che bene per il Barcellona adesso primo a 75 (+2 sull’Atletico e +5 sul Real, entrambi impegnati in serata), nonostante sia stato frutto di una prestazione non eccelsa.

Non ci sarà nemmeno il tempo di rifiatare per gli uomini di Martino. Martedì è in programma un impegno che almeno sulla carta è decisamente più ostico di quello odierno: al Camp Nou sarà ospite l’Atletico Madrid di Simeone per i quarti di Champions League. Atletico che, a maggior ragione dopo la vittoria del Barça di oggi, è costretto stasera (ore 20) a superare l’Athletic Bilbao per non farsi scavalcare in classifica e per lanciare un segnale in vista della partita cruciale di martedì.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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