Real Madrid galattico, Barcellona piegato in rimonta per 3-1 (Video)

Nella impressionante cornice del Santiago Bernabeu va in scena il Clasico numero 229 della storia. La sfida calcistica più sentita della Spagna intera e tra le più seguite dai fan di tutto il Mondo si rinnova ancora una volta.

Ronaldo esulta dopo il pareggio.
Ronaldo esulta dopo il pareggio.

Luis Enrique, alla prima da allenatore in un Clasico, sorprende tutti e lancia il rientrante Luis Suarez dal primo minuto. L’uruguaiano non gioca in gare ufficiali dal giugno di quest’anno, quando il morso a Chiellini gli costò 4 mesi di squalifica da ogni competizione calcistica. Ancelotti non può disporre di Bale, ma schiera dal primo minuto i due pezzi pregiati del mercato estivo, Toni Kroos e James Rodriguez. L’inizio è di quelli memorabili: dopo nemmeno 4 minuti di gioco il risultato cambia. Xavi imbecca un Neymar lasciato clamorosamente solo, che controlla perfettamente, disorienta Carvajal e con un destro potentissimo dal limite buca Casillas. L’orgoglio madridista non tarda a palesarsi e  nei minuti immediatamente successivi Benzema sfiora per due volte la rete, imbeccato in entrambi i casi da Ronaldo: alla prima chance manca la palla per un soffio da posizione più che favorevole; mentre alla seconda è Claudio Bravo a compiere il miracolo parando un colpo di testa a botta sicura del francese. A partire dal quarto d’ora i ritmi si abbassano un po’, anche se la gara continua ad essere gradevole. La svolta arriva al minuto 34, in un momento della gara più favorevole ai Blancos che ai Blaugrana: è Marcelo ad effettuare una percussione pericolosa sulla fascia sinistra, poi il brasiliano entra in area dove effettua un cross rasoterra verso il centro, intercettato dalla mano di Piqué. Calcio di rigore netto, come testimoniano le proteste pressoché nulle da parte dei calciatori del Barça. Dal dischetto, ovviamente, si presenta Ronaldo e, ovviamente, l’esito è positivo. Parità ristabilita e CR7 che con questa realizzazione arriva a 16 gol in 8 partite di campionato. Fino al fischio finale della prima frazione non succede più nulla di rilevante, a parte un’ottima chance capitata sulla testa di James che da pochi metri non riesce ad indirizzare bene la palla mancando il 2-1. L’equilibrio visto in campo viene testimoniato anche dagli 0 minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Si ritorna in campo con gli stessi 22, e come nel primo tempo, il gol arriva dopo pochissimi minuti. Al 50° il Real perfeziona infatti la ‘remuntada’ grazie a Pepe (marcato malissimo), che finalizza di testa un cross proveniente dal corner battuto da Kroos, non lasciando scampo a Bravo. Passano 10 minuti e i padroni di casa trovano il 3-1. Rakitic, appena entrato al posto di Xavi, sbaglia la battuta del calcio d’angolo, nel contropiede che ne deriva Isco è bravissimo a superare proprio il ritorno del croato del Barcellona, servendo Cristiano Ronaldo che di prima la dà a James, poi il colombiano vede e serve Benzema in posizione favorevole, che con un diagonale perfetto nell’angolino basso buca ancora una volta Claudio Bravo. 40 metri mangiati in quattro tocchi.

Ancelotti ordina ai suoi di addormentare la gara e il compito viene svolto in maniera impeccabile: nell’ultima mezz’ora non succede praticamente più nulla e il Santiago Bernabeu può esultare per una netta vittoria in rimonta. Ronaldo e compagni hanno dimostrato carattere da vendere, perché il gol a freddo di Neymar avrebbe potuto essere difficile da digerire. Ma il primo ‘Clasico’ della stagione è del Real, che quest’anno più che mai sembra una vera macchina da da gol e da guerra.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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