Il CEO dei Rangers non molla: “Noi e il Celtic meritiamo l’English Premier League”

È periodo di grandi lotte per il Rangers Football Club, o meglio per The Rangers Football Club LtdÈ questo, infatti, il nuovo nome della società proprietaria dei beni mobili ed immobili dei “Rangers originari” dopo il fallimento del club, nel marzo 2012. Relegata alla Terza Divisione, la serie più bassa tra quelle scozzesi, e con a carico una squalifica di tre anni dalle competizioni europee, non stupisce che il nuovo CEO Charles Green voglia rilanciarsi altrove, anche per lasciarsi alle spalle l’intera Scottish Football Association: sia la Scottish Premier League che le altre tre serie minori (First, Second e Third Division) non sono infatti state clementi con i nuovi Rangers, che avevano richiesto di essere ammessi direttamente prima alla massima serie poi alla First Division, senza successo.

I Rangers ad Ibrox. Fonte: Wikimedia Commons.
I Rangers ad Ibrox. Fonte: Wikimedia Commons.

Nel novembre 2012, Green aveva comunicato all’Associated Press la ferma convinzione nell’affermare che numerosi club della Premier League sarebbero stati sicuramente disposti a dare il benvenuto ai due giganti scozzesi nella massima serie inglese. Smentito dalle dichiarazioni dei portavoce dei club interessati, aveva replicato: “Certo che il sessanta percento dei club della EPL non ci vuole: come potrebbero Southampton, Swansea, Wigan, Aston Villa volerci? Minaccerebbe la loro permanenza in Premier. Ma provate a chiedere alle grandi squadre!”. Le grandi squadre non avevano esitato a rispondere alla provocazione di Green, dichiarando che l’English Premier League doveva rimanere com’era: inglese.

Prima di lui, già Neil Lennon, manager del Celtic, nello stesso anno, aveva fatto intendere che, pur essendo nell’immediato totalmente focalizzato sull’impegno nel campionato scozzese (che attualmente guida, con dieci punti di distacco dalla seconda in classifica, l’Aberdeen), il suo interesse verso un posto in Premier League era certamente spiccato. Ai meno entusiasti, pronti a scommettere sulla retrocessione delle squadre scozzesi nell’eventualità di un passaggio in EPL, aveva risposto chiaramente che non solo il Celtic si sarebbe salvato, ma si sarebbe anche distinto, non solo nel gioco, ma anche nel tifo.

Mentre l’opinione di stampa, clubs e tifoserie inglesi resta omogeneamente invariata, spicca in particolare la recente dichiarazione di Harry Redknapp, manager del QPR, che si schiera apertamente favorevole alla partecipazione di Celtic e Rangers alla EPL.

Confermata dunque la dedizione alla causa dei due club scozzesi; benché resti incerto il loro destino, Green si è già detto più che deciso a non rinnovare la partecipazione dei Rangers al prossimo campionato in caso il sogno del passaggio in EPL non dovesse divenire realtà.

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