Verso Liverpool-Chelsea, Rodgers: “La pressione è tutta sugli altri”

Il Liverpool, a cui servono sette punti dalle ultime tre gare per garantirsi uno scudetto che manca dalla stagione 1989-90, domenica affronterà l’ultimo match veramente duro della propria stagione, contro il Chelsea ad Anfield. Una vittoria del Liverpool, oltre ad un passo decisivo verso lo scudetto per i Reds, significherebbe anche fine dei sogni di gloria per la banda Mourinho.

Rodgers - Fonte: Bernard Chan - Wikimedia Commons
Rodgers – Fonte: Bernard Chan – Wikimedia Commons

“Tutti parlano di pressione nei confronti del Liverpool, ma la pressione è tutta sul Manchester City e sul Chelsea, che una volta spese quelle somme di denaro, ci si aspetta che vincano la Premier. Queste le parole di Brendan Rodgers, che aggiunge: “Anche il Tottenham ha speso 100 milioni di sterline, eppure è fuori dai giochi per lo scudetto. La gente parla molto di pressione su di noi, ma io non ho mai dormito meglio. Forse è per questo che, qualunque cosa accada alla fine, per noi questa sarà stata una stagione perfetta. Faremo comunque il massimo per vincere, in questo momento siamo in un periodo di forma straordinario“.

Il suo prossimo avversario, José Mourinho, ha annunciato che riposeranno i titolari, in vista del ritorno della semifinale con l’Atletico di mercoledì. Secondo Rodgers: Non sta usando nessuna tattica mentale, anche perché sa che contro di me non funziona (l’attuale allenatore del Liverpool è stato il secondo dello Special One dal 2004 al 2007, ndr). José è un vincente, non mollerà così facilmente. Ho letto che verrà schierata la ‘formazione più debole’, ma credo sia irrispettoso nei confronti dei calciatori che scendono in campo etichettarli così. Qualunque formazione verrà schierata, saranno giocatori più costosi e con più esperienza dei nostri.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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