Champions League, Roma-Barcellona 1-1: le pagelle dei giallorossi

Ecco le pagelle della Roma nella prima gara di Champions League:

Alessandro Florenzi. Fonte: AS Roma official Facebook
Alessandro Florenzi. Fonte: AS Roma official Facebook

Szczesny 6.5: come sempre il portiere polacco risulta determinante con le sue parate. Essenziale su Messi ad inizio ripresa e durante il primo tempo. La Roma dietro non teme nulla con lui tra i pali. Esce dopo 10 minuti del secondo tempo per un infortunio ad una mano causato da un calcione di Suarez. (dal 50′ De Sanctis 6: entra a freddo, ma ha tutto il tempo per riscaldarsi. Il reparto difensivo regge bene. Ottime le sue uscite alte. Ordinaria amministrazione per lui che non fa sentire la mancanza del numero 1 titolare.)

Digne 6: tanta personalità per il ragazzo francese che spinge molto soprattutto nel primo tempo. Essenziale il suo apporto alla fase offensiva. Scompare nella ripresa insieme alla squadra che si abbassa eccessivamente. Viene anche cercato meno dai compagni.

Manolas 6.5: il greco regge perfettamente il trio d’attacco blaugrana. Puntuale e preciso concede pochissimo a Messi-Suarez-Neymar murando la maggior parte delle conclusioni da fuori. In assenza di Castan è il vero leader della difesa. Personalità da vendere.

Rudiger 6: mezzo voto in meno per qualche incertezza di troppo, ma la prestazione è veramente positiva. Ogni palla alta viene allontanata da lui di testa. Tiene sempre bene la posizione azzardando qualche buon anticipo. Spesso perde il contatto con il pallone e finisce per vanificare quello che di buono ha creato. In grande crescita.

Florenzi 8.5: il migliore in campo con corsa, cuore, tecnica e fiato. Corre come un assatanato dal primo minuto fino al momento della sostituizione per crampi. Realizza la rete del pareggio con una rete da 50 metri che entrerà tra i goal più belli di sempre della Champions. Un talento che ogni anno cresce sempre più. La Roma ha trovato il giusto erede di Totti. Talento puro. (dall’85’ Torosidis SV.)

De Rossi 6: lavoro oscuro quello di “capitan futuro” che imposta, non sempre perfettamente, e spezza l’azione avversaria. Valore aggiunto davanti alla difesa, diventando di diritto il terzo centrale con il Barcellona in attacco. Limitate le incursioni di Iniesta.

Keita 5.5: il maliano ancora non è in forma e si vede. Rallenta notevolmente la manovra giallorossa muovendosi quasi a rallentatore. La palla tra i suoi piedi è sempre in cassaforte, ma la coesistenza con De Rossi diventa sempre più difficile. Non è ancora ai livelli dell’anno scorso. Il “professore” è rimandato.

Nainggolan 6: la sua presenza a centrocampo si sente sempre: corre, raddoppia, tira e falcia ogni volta che c’è la possibilità. Ha difficoltà nel trovare la posizione durante la gara. Un ottimo rasoterra viene deviato in angolo dall’estremo difensore avversario. Un suo intervento eccessivo causa la distorsione al ginocchio di Rafinha.

I. Falque 5.5: tanta corsa e sacrificio, ma non è il giocatore positivo delle prime tre gare di campionato. Frenetico e preoccupato, sembra che si voglia liberare del pallone troppo velocemente. Tenta un paio di conclusioni da posizione impossibile. Poco lucido si spegne con il passare dei minuti. ( dall’81’ Iturbe: SV.)

Salah 6.5: il “Messi d’Egitto” parte subito con un accelerazione che brucia J. Alba. Sulla fascia mette sempre in difficoltà il diretto marcatore. Dribbling e personalità lo portano anche a sfiorare la rete, peccato per quel controllo sbagliato. Da vivacità e imprevedibilità al gioco offensivo. Un pedina fondamentale nello schema giallorosso.

Dzeko 6.5: su ogni rinvio combatte con Pique per fare da sponda verso un compagno, sa tenere palla e ha una visione di gioco che al club capitolino mancava da anni. Da campione ripiega anche in difesa per dare una mano. In avanti speso pecca di generosità.

Garcia 7: voleva una Roma coperta che sapesse pungere e riesce a tirare fuori proprio queste caratteristiche. Il goal di Suarez in fuorigioco è una beffa, ma il capolavoro di Florenzi riesce a non far andare in confusione la squadra. Regge compatta ad ogni offensiva avversaria ripartendo in modo pericoloso. La strada è quella giusta, questa Roma sta crescendo di partita in partita.

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