Champions League: il giorno di Roma-Barcellona

Ormai mancano poche ore all’esordio della Roma di Garcia in Champions: non sarà una gara facile avendo di fronte l’unico club ad aver vinto, negli ultimi anni, 2 “triplete”.

Fonte immagine: Tom Lee KelSo da Flickr
Fonte immagine: Tom Lee KelSo da Flickr

Il Barcellona non ha bisogno di presentazioni, vantando quello che è attualmente il più forte attacco del pianeta con Messi, Suarez e Neymar. La Roma si affaccia alla partita motivata e grintosa anche se i fantasmi del passato sono in agguato: nella scorsa stagione, il club capitolino, arrivò ad affrontare il Bayern con molti pronostici a favore per poi chiudere i 90 minuti con un sonoro 1-7 che ancora riecheggia all’Olimpico.

Non sarà solamente un match di coppa, ma anche di cuore, con il ritorno di Luis Enrique nella città che lo lanciò nella sua carriera dall’allenatore. A Roma non è stato capito del tutto e c’è chi ora gli avrebbe concesso del tempo supplementare per far attecchire le sue idee. Il tecnico blaugrana ricorda con affetto Trigoria e il club come ha testimoniato in conferenza stampa: “Ho solo ricordo positivi della mia esperienza qui. Fu un campionato difficile, lo sapevo già prima di arrivare, ma il club mi ha sempre trattato benissimo. Inutile pensare a cosa sarebbe successo se fossi rimasto qui. Questa Roma non c’entra niente con la mia, ci sono solo 4 giocatori di quelli allenati da me. Non credo che le mie dimissioni furono colpa di qualcuno.” Nessun astio verso il passato e solo tanti ringraziamenti per l’occasione che Pallotta e la dirigenza gli concessero.

Dall’altra parte della barricata, Garcia è alle prese con la formazione. Le domande che sono passate per la testa del tecnico francese sono le stesse che hanno accompagnato i tifosi fino alla gara di oggi: “Come fermare Messi? Come si può bloccare un gioco così perfetto e collaudato?” Non esiste una risposta logica. Se ci fermiamo ad analizzare gli avversari solamente sulla carta, il tasso tecnico è superiore in qualunque parte del campo. Arginare Messi vuol dire lasciare spazio a Suarez, controllare Suarez darebbe libertà a Neymar, contenere Neymar farebbe divertire Iniesta… Un gatto che si morde la coda. Servirà pressing, sacrificio e cuore per fronteggiare l’armata spagnola. Garcia si fida dei suoi uomini e non impronterà la sfida sulla difesa come già scritto precedentemente da noi nel seguente articolo (-clicca qui-).

Ma come arrivano le due formazioni alla gara? Partiamo dal Barcellona, forse il meno brillante degli ultimi anni ad inizio campionato. In Liga, Luis Enrique è ancora a punteggio pieno dopo 3 gare, vincendo sempre con qualche difficoltà di troppo: due 1-0 e un 2-1 rifilato all’Atletico di Simeone. I catalani non sono straripanti, ma questo non toglie che rimangano i favoriti per la conquista della Champions. Nella supercoppa europea hanno superato a fatica un eccellente Siviglia ai supplementari, sul tennistico risultato di 5-4. Meno fortunati nella supercoppa spagnola nella quale sono stati travolti dall’Atl. Bilbao sia all’andata che al ritorno. Gli infortuni e il mercato bloccato hanno minato il normale scorrere degli eventi: non saranno presenti all’Olimpico Vermaelen (infortunatosi nella gara contro l’Atl. Madrid), Dani Alves (risentimento muscolare), Douglas, Bravo, Arda Turan e Alexis Vidal (indisponibili in coppa fino a gennaio 2016). Elementi importanti, ma che la grande qualità del Barcellona può facilmente sostituire. La Roma, invece, arriva con la consapevolezza di poter strappare qualche punto prezioso nello stadio di casa. Strootman è il grande assente, dopo la terza e si spera ultima operazione, ma si sentirà di più la mancanza di Pjanic, bloccato per 3 settimane. In campionato la partenza è stata buona con 2 vittorie (una importantissima contro la Juventus) e un pareggio. Dzeko, Iago Falque e Salah potranno essere l’arma in più con Szczesny pronto ad opporsi all’attacco avversario.

I precedenti sono equilibrati: il Barcellona è favorito e l’amichevole estiva del trofeo Gamper ha dimostrato che i giallorossi hanno ancora molta strada da fare. Il risultato finale è stato quello di 3-0 anche se il calcio di agosto lascia il tempo che trova. In passato, nell’anno 2001-2002 nei gironi di Champions, all’andata la Roma riuscì a trappare un 1-1 e al ritorno si impose per ben 3-0. Erano altri tempi e la formazione capitolina vantava il tricolore sul petto. Con il passare del tempo i valori si sono capovolti e i favori del pronostico sono tutti per i catalani, anche se in Italia hanno racimolato una vittoria in 6 gare.

La probabile formazione del Barcellona: Ter Stegen; J. Alba, Pique, Mascherano, S. Roberto; Iniesta, Busquets, Rakitic; Messi, Suarez, Neymar. All. Luis. Enrique.

La probabile formazione della Roma: Szczesny; Florenzi, Manolas, De Rossi (Rudiger), Digne; Vainqueur, Keita (De Rossi), Nainggolan; Salah, Dzeko, I. Falque. All. Garcia.

Tutto è pronto, lo spettacolo della Champions League può avere inizio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy