Man of the Week Champions League: Mario Gomez (Bayern Monaco)

Come quasi sempre, è stato ben difficile scegliere il personaggio della settimana per la due giorni di Champions League. Di giocatori meritevoli ce ne sono stati non pochi: Messi ed i suoi continui record battuti con la maglia del Barcellona, Victor Valdes ed il suo record d’imbattibilità, i 100 gol di Cristiano Ronaldo con il Real Madrid, il devastante Yaya Touré autore di una doppietta al Villareal, Mario Balotelli che è stato forse il migliore in campo per i Citizens…

Fonte immagine: flickr.com - (C) americanistadechiapas

Alla fine abbiamo optato per premiare un attaccante che da ormai due anni consecutivi segna con una regolarità impressionante: capocannoniere della scorsa Bundesliga con 28 reti, attuale capocannoniere della massima serie tedesca quest’anno con 12 reti (in 11 gare), capocannoniere dell’attuale Champions League insieme a Messi con 5 reti, ha affondato nel primo tempo il Napoli ieri sera con una tripletta. Mario Gomez è il Man of the Week del quarto turno di Champions.

Mario Gomez Garcia nasce a Riedlingen il 10 luglio 1985, da padre spagnolo e madre tedesca. Gomez è la classica prima punta: alto, forte fisicamente, tecnicamente ineccepibilie, con un fiuto del gol incredibile: destro, sinistro o testa, segna infatti in ogni modo possibile.
L’attaccante d’origini spagnole ha legato il proprio nome solo a due squadre sinora: Stoccarda e Bayern Monaco. Comincia la sua carriera però in formazioni minori (SV Unlingen, FV Saulgau e SSV Ulm 1846) ed approda a Stoccarda nel 2001, dove viene aggregato alle formazioni giovanili. Il debutto in prima squadra avviene in Champions League il 9 marzo 2004 contro il Chelsea. Nella stagione 2005-2006 viene inserito nella rosa della prima squadra e ci mette un solo anno ad esplodere definitivamente.
L’annata 2006-07 è quella della clamorosa rimonta dello Stoccarda, capace di vincere il titolo all’ultima giornata con due punti di vantaggio sullo Schalke 04, fino a qualche settimana prima certo vincitore del campionato. Gomez è il protagonista indiscusso della cavalcata dei biancorossi, nonostante uno stop forzato di circa due mesi: alla fine dell’anno segnerà 14 reti in 25 partite, ma soprattutto viene nominato miglior giovane dell’anno e calciatore tedesco dell’anno.
Nei successivi anni la sua media gol aumenta vertiginosamente: 19 in 25 partite nel 2007-08, 24 in 32 partite nel 2008-09. A maggio del 2009 annuncia di voler passare al Bayern Monaco, ed il suo desiderio sarà presto esaudito.
Versando nelle casse dello Stoccarda ben 30 milioni di euro, il Bayern Monaco s’assicura i servigi del potente attaccante, capace di scalzare Miroslav Klose già in nazionale: con l’arrivo di Gomez, anche al Bayern Monaco la vita professionale della punta attualmente alla Lazio diventa molto difficile. Nella prima stagione in Bavaria Gomez prende giusto le misure: 10 reti appena.
L’anno dopo, ossia la stagione passata, Supermario comincia a segnare con una puntualità svizzera: alla fine i gol sono 28 in 32 partite, con una media quasi aliena, ed il titolo di capocannoniere è facilmente suo, cosa che già è in praticato di fare anche quest’anno, visto che la sua vena realizzativa non sembra volersi esaurire.

Il suo debutto in nazionale avviene nel 2007 contro la Svizzera: ed andrà anche a segno. Sino ad oggi sono 21 le reti in 49 partite con la nazionale tedesca, con la quale ha vinto l’argento europeo nel 2008 ed il bronzo mondiale nel 2010 (dove però ha giocato poco per lo straordinario stato di forma di Klose).

I numeri di Mario Gomez sono destinati a salire ancora di più. Di certo non siamo ai livelli di un Lionel Messi, che sta demolendo qualsiasi record, ma “El Torero” potrà tranquillamente essere ricordato, tra qualche anno, come una delle più impressionanti prime punte di questi giorni, cosa non da poco per questo ragazzone di 190cm proveniente dalla regione del Baden-Württemberg.

Un’ultima nota finale. Avrete notato che tra i papabili personaggi della settimana manca un nome: ebbene, l’abbiam fatto apposta. Questo perché il centrale del Napoli, Federico Fernadez, merita una menzione di merito a parte. Il 22enne difensore argentino, soprannominato come Pastore “El Flaco” per il suo fisico longilineo, è stato autore di una doppietta al suo esordio in Champions League, cosa che, a memoria, non dovrebbe mai esser successa per un difensore. Fernandez è stato la fotografia dell’orgoglio del Napoli nella sconfitta all’Allianz Arena: i tifosi partenopei sperano ora che quest’iniezione di fiducia possa portare il giovane centrale a divenire uno dei cardini della loro squadra.

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