Mediaset Premium: niente più telecronaca del tifoso in Europa League ed in Champions

Una decisione che rattristerà i tifosi più sfegatati. Mediaset Premium, infatti, ha cessato le trasmissioni delle telecronache faziose, ovvero quelle operate da noti giornalisti dichiaratamente tifosi di determinate big, nelle partite di Europa League e di Champions in cui le squadre italiane in questione sono impegnate.

Fonti immagini: Facebook e Twitter
Fonti immagini: Facebook e Twitter
I dubbi erano iniziati a sorgere martedì con Celtic-Juventus: selezionando l'”Audio 2″ o l'”Audio inglese” sul proprio decoder, infatti, al posto della voce del solito Claudio Zuliani, bianconero doc, si potevano udire solo i rumori ed i suoni dello stadio degli scozzesi; in quell’occasione Zuliani era nascosto sugli spalti insieme agli altri tifosi della “Vecchia Signora”, ed aveva raccontato la propria esperienza da “suppoter originale” su Facebook e non solo, senza spiegare comunque la sua assenza al microfono. Con le ultime partite di Europa League, che vedevano protagoniste Napoli, Lazio ed Inter, analogo mistero ha avvolto rispettivamente le figure di Raffaele Auriemma, Guido De Angelis e Christian Recalcati.
Premium Calcio aveva ospitato i telecronisti tifosi in tutti i match dei gironi, sia in Europa League sia in Champions, ed è sempre stato così sin dalla stagione 2010-2011. Da questo mese, però, la fase ad eliminazione diretta contemplerà solo le telecronache ordinarie: anche Carlo Pellegatti, dunque, è costretto ad amara sorte.
Molti tifosi sono già in rivolta sul web; molti altri non hanno ancora ben chiara la situazione. Da alcune fonti sembrerebbe emergere che la stroncatura sia stata dovuta a mere ragioni economiche, ma non sono escluse altre motivazioni. Ad ogni buon conto, la mancata presenza dei personaggi più coloriti dell’informazione calcistica, specialmente in partite dal sapore internazionale, sembrava inevitabile e peserà molto nell’indice di gradimento complessivo dei telespettatori di Premium, gran parte dei quali si era abbonata proprio per usufruire di un servizio più variegato e, perché no, divertente.
La rete non si gonfierà più nel Vecchio Continente, e nessun giocatore “strisciato” sarà esaltato con soprannomi colti ed altisonanti dopo la musichetta di Händel, mentre il calcio italiano, in qualche modo, perde ulteriormente di fascino al di fuori dei nostri confini.
 
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