Roma, parla Garcia: “All’andata è stato un incidente”

Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Bayern Monaco. Ecco le parole del tecnico della Roma:

 

Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio
Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio

 

Il 7-1 è stata una ferita nella Roma. Fare risultato qui può essere la medicina?
“Domani abbiamo poche chanche di fare risultato positivo, una su dieci, però abbiamo una possibilità. Mi interessa più il contenuto che il risultato. Quello dell’andata è un incidente, dopo abbiamo reagito bene, abbiamo pareggiato sul campo della Sampdoria, ma perdere a Napoli non è una vergogna, il primo tempo era troppo basso come contenuto. Io guardo quello che abbiamo fatto da inizio stagione, siamo secondi in campionato e nel girone. Allora non è tano male”.

Il risultato dell’andata è stato un incidente di percorso. Nei giocatori è rimasto qualcosa?
“Io dico di no, avete avuto i giocatori prima di me era più semplice chiedere a loro. a parte il primo tempo di Napoli ho visto la roma dare tutto in campo, con i mezzi del momento. I giocatori assenti non è che pesano, ma quelli che giocano da tanto tempo perché non posso sostituirli. Speriamo che dopo la sosta torneranno alcuni giocatori, per far in modo che per noi potrà essere più importanti”.

Si parla di un cambio modulo, cambierà atteggiamento rispetto all’andata?
“Dobbiamo fare in modo differente per ribaltare il risulatto dell’andata. Nessuno ha preso un punto qui. Sappiamo come finirà la partita, speriamo di poter invertire i pronostici, ma la prima cosa sarà il contenuto, è importante. Sappiamo che vogliamo fare una gara coraggiosa”.

Se la Roma dovesse offrire una prestaione coraggiosa, ma insufficiente dal punto di vista fisico sarebbe preoccupato?
“Abbiamo due partite, quella di Champions. Abbiamo visto tutti il girone, di ferro, sapevamo che era difficile. Perdere con il Bayern in casa può succedere, il problema è come abbiamo perso. Dobbiamo mostrare un altro viso, mostrare un contenuto più adeguato al livello della Roma”.

Ha detto che ci sono poche possibilità di vincere contro il Bayern. L’obiettivo è di non incassare un’altra batosta come all’andata? Lei deve essere anche psicologo per i suoi giocatori per far dimenticare la sconfitta dell’andata?
“Penso che nella rosa del Bayern ci sono sei giocatori nella lista dei 23 del pallone d’oro e manca Ribery nei tre dell’anno scorso. Hanno giocatori fortissimi, è una squadra fortissima e lo sappiamo. Domani sarà molto difficile. Se siamo molto umili e facciamo una gara corraggiosa, mettendo il naso alla finestra quando sarà possibile, allora vedremo. Domani sul piano psicologico ho dei giocatori che sono dei professionisti, sappiamo che non siamo al loro livello, ma non vuol dire che domani entreremo in campo come una vittima. Faremo il nostro, facciamo in modo di non mollare, vedremo se riusciremo a dare un’immagine migliore rispetto alla gara d’andata. Forse questa cosa potrà cancellare la partita di andata, ma quello che succederà domani non cambia il fatto che ci possiamo qualificare e superare il girone perché non è il nostro mini campionato contro il Bayern, il nostro mini campionato sarà la gara a Mosca e in casa contro il Manchester City”.

Su Robben.
“Uno dei migliori del mondo, basta vederlo giocare per saperlo. Con il Bayern e con l’Olanda fa sempre cose da campione. Meglio averlo con la tua squadra che contro”.

Benatia ha detto che Guardiola ha preparato la partita dell’andata come nessuno si era immaginato.
“Guardiola è uno dei migliori al mondo, lui ha scelto uns fida difficile venendo qui perché avevano vinto tutto. Io sono uno che diceva che se il Barcellona gicava benissimo era anche per la bravura dei suoi grandi camipioni, ma soprattutto per la bravura del suo allenatore”.

Guardiola ha detto che tutto quello di buono che ha costruito la Roma nasce dal coraggio. Le viene però chiesto di difendere di più?
“Io pensoc he quando abbiamo una linea che pensiamo che era buona, la dobbiamo seguire. Non cambieremo il nostro gioco, la nostra filosofia e la nostra identità. Non vuol dire però essere stupidi su alcune gare quando si gioca con squadre più forti. Se vogliamo continuare ad ottenere dei risulatti passa da questa linea che dobbiamo continuare a seguire”.

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