Coppa Italia, questore e Digos fanno chiarezza: “Episodio isolato ed imponderabile, le tifoserie di Roma e Lazio totalmente estranee ai fatti”

Fa ancora discutere l’agguato di ieri sera con il quale il 48enne Daniele De Santis ha sparato sette colpi di arma da fuoco ferendo tre tifosi napoletani, di cui uno in modo gravissimo. A fare chiarezza sulla vicenda sono intervenute le autorità preposte alla tutela dell’ordine pubblico, nelle persone di Diego Parente (Digos) e Massimo Mazza (questore di Roma).

Stadio Olimpico di Roma Foto di Alfonso Maiorino
Stadio Olimpico di Roma
Foto di Alfonso Maiorino

I rappresentanti delle forze dell’ordine hanno escluso categoricamente l’ipotesi di un agguato messo in atto dalle tifoserie organizzate, affermando con decisione che l’episodio sarebbe un caso isolato in cui l’aggressore ha agito da solo. Queste le parole di Parente, capo della Digos di Roma: “La dinamica di quanto accaduto ieri a Roma e’ tanto semplice quanto folle. De Santis si e’ portato da un circolo ricreativo dove lavorava e ha inteso lanciare artifizi pirotecnici e sfidare i tifosi napoletani che passavano di li’. Questi ultimi hanno raccolto la sfida, lo hanno inseguito. Lui e’ scivolato, si e’ visto circondato e ha esploso i colpi di pistola.”

Sulla stessa linea il questore di Roma, Massimo Mazza, che ha anche escluso si sia mai messa in atto una “trattativa” con gli ultras napoletani per permettere l’inizio del match: “Elementi raccolti su De Santis sono più che chiari. Dopo essere stato rinvenuto è stato portato all’ospedale con più fratture. All’ospedale è stato sedato per essere operato, la pistola è stata ritrovata in un vaso, è stata spostata da alcune persone che non erano suoi amici. E’ stato fatto il guanto di paraffina e siamo in attesa dei risultati. Mai nessuno ha pensato di non far giocare la partita, nè le forze dell’ordine nè le società. La società Napoli ci ha chiesto se il capitano della squadra potesse parlare con i tifosi informandoli sulle condizioni del tifoso ferito, visto che stava circolando la voce che fosse morto, si era diffusa persino la voce che era stato coinvolto pure un bambino. Trattativa? Non vedo nessuna trattativa. Hamsik non è andato a trattare con i tifosi. Società, federazione e forze dell’ordine erano d’accordo che la partita si sarebbe giocata perché le condizioni all’interno dello stadio non ci faceva pensare diversamente. Perché andasse in giro con la pistola lo saprà solamente lui, visto che non è un soggetto raccomandabile. Le indagini sono ancora in corso. Le condizioni del ferito sono ancora gravi. E’ andato tutto bene per l’ordine pubblico, trovare una persona che si mette a sparare va al di là di quello che si può prevedere – conclude il questoreTutto si stava svolgendo regolarmente, non ci sono stati contatti tra le opposte tifoserie. Non è stato un attacco organizzato, l’aggressore ha agito da solo. Non c’entra la tifoseria della Roma, nè i tifosi della Roma nè quelli della Lazio si sono mai materializzati sulla scena. Siamo soddisfatti di come si è svolto il servizio ieri. Un fatto come quello che c’è stato ieri sera era imponderabile”.

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