Inter-Roma 2-3, le pagelle nerazzurre: Handanovic si arrende, Kovacic ‘bugiardo’. Ricky, relax!

L’Inter più rimaneggiata della storia fallisce la rimonta, perde in casa 3 a 2 contro la Roma, e dice addio alla Coppa Italia. Di seguito i voti ai ragazzi di Stramaccioni protagonisti, nel complesso, di una gara orgogliosa fino a che la condizione fisica ha retto:

Kovacic in azione  Fonte: inter.it
Kovacic in azione
Fonte: inter.it

 

Handanovic, voto 6,5: Nel primo tempo, nonostante il risultato di 1 a 0, il bomber dell’Inter coi guantoni compie due parate che hanno il valore di una doppietta: prima chiude lo specchio della porta a Destro e poi, con la manona, evita che Florenzi insacchi a botta sicura per l’uno a uno al 44′. Nella ripresa, inevitabilmente, il portierone sloveno esaurisce le prodezze e si arrende all’imbarazzante difesa nerazzurra.

 

Ranocchia, voto 5,5: Concentrato ed attento come non capitava da troppe partite, nel primo tempo il centrale difensivo di Stramaccioni riesce a tenere a bada Destro concedendogli poche occasioni per pungere. Nulla può, nella ripresa, quando l’attaccante numero ventidue della Roma si sveglia dal letargo e  beffa per due volte la retroguardia nerazzurra. (dall’86 Belloni, voto SV).

 

Samuel, voto 5: La prova del centrale argentino è sintetizzabile in due minuti.  Al 54′, quando riveste i pani del Samuel versione ‘the wall’ lanciandosi a corpo morto ed evitando, col piedone, il tap in vincente di Torosidis. Ed al 55′ quando, vittima di un’età non più giovanissima, tiene in gioco Destro spianando alla Roma, di fatto, l’accesso alla finale.

 

Juan Jesus, voto 5.5: Nei primi 45′ ingaggia un lungo duello con l’argentino Lamela, riuscendo talvolta ad uscirne vincitore e provando a proporsi in attacco dando una mano allo svogliato collega di reparto Schelotto. Nella ripresa, il veloce difensore brasiliano risente del calo fisico complessivo che colpisce l’Inter, andando in grande sofferenza sugli attaccanti giallorossi e tenendo in gioco Destro nell’occasione del raddoppio dell’attaccante di Andreazzoli.

 

Jonahtan, voto 6: Il destino a volte è proprio strano. Capita così che l’esterno brasiliano, da panchinaro centrodestra, si ritrovi improvvisamente (complice l’infortunio di Cambiasso) a diventare protagonista della sua miglior performance da quando i veste i colori nerazzurri: il gol, siglato al 17′, è un capolavoro di rara intelligenza tattica e caparbietà. Il sogno, purtroppo per lui e per l’Inter, dura solo 45′ minuti.

 

J.Zanetti, voto 5,5: Jolly indissolubile di una squadra giovane ed impaurita, il quarantenne argentino nella prima frazione di gioco prende per mano la truppa di Stramaccioni e la guida, con la solita grinta ed esperienza, verso un traguardo chiamato finale di Coppa Italia sfumato, tuttavia, dopo il primo goal di Mattia Destro.

 

Kovacic, voto 7: Se ci chiedessero di credere all’età del giovane talento serbo (diciotto primavere) senza l’ausilio della carta d’identità, difficilmente riusciremo a non dubitare. Difficile immaginare che un ragazzino, con la casacca nerazzurra numero 10 sulle spalle, riesca, al cospetto dell’esigente pubblico del Meazza, ad abbinare qualità tecniche comuni a pochi ad una personalità appartenente a chi è campione già da un pezzo.

 

Kuzmanovic, voto 5: Difficilmente cambia marcia il ventiseienne centrocampista serbo, protagonista di una prova impalpabile nel bel mezzo del centrocampo nerazzurro. Passo cadenzato e piede pulito, gioca tanti palloni tutti con la stessa semplicità, evitando di strafare e lasciando ad altri (leggasi Kovacic) l’arduo compito di impostare ed assumersi le maggiori responsabilità. (dal 73′ Forte, SV)

 

Schelotto, voto 4,5: La fascia sinistra non gli compete, siamo d’accordo. Ma è un dettaglio che non giustifica l’insufficiente prova offerta dall’esterno interista che, dopo essere ritornato nella sua fascia di competenza ad inizio ripresa, costringe Stramaccioni a sostituirlo dopo appena un’ora. (dal 64′ Benassi, voto 5,5: Lanciato nella mischia per garantire all’Inter più intensità rispetto a quella offerta dall’italo-argentino, il diciottenne centrocampista di Stramaccioni fatica non poco ad incidere in una gara già indirizzata verso un esito ben preciso).

 

Alvarez, voto 6: Non è tanto la qualità a mancargli, quanto la voglia di metterla in mostra. Dopo un primo tempo giocato largo a destra nell’attesa di ricevere palla, nella ripresa il fantasista argentino, dopo aver assistito impassibile al tracollo generale colpisce l’Inter, decide di riprendere a correre realizzando un gol che, seppur bello, sarà utile solo ad arricchire il proprio score.

 

Rocchi, voto 6: Ha esperienza da vendere il trentaseienne attaccante nerazzurro, che regala un cioccolattino a Jonathan in occasione del vantaggio interista e garantisce, finchè il fisico glielo consente, profondità ad una squadra costretta ad affidarsi esclusivamente a lui per impensierire il giallorosso Stekelenburg. Difficile chiedergli di più.

 

Fabio Tarantino

Fabio Tarantino

Giornalista, nato a Napoli il 19/02/1991

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