Coppa Italia, Napoli Campione. Le pagelle degli azzurri: Insigne decisivo, follia Inler

Il Napoli batte la Fiorentina e si aggiudica la quinta Coppa Italia della propria storia. Per gli azzurri decisiva la doppietta di Insigne. Inutile il goal di Vargas che accorcia le distanze. Nel finale la compagine di Montella cerca disperatamente il pareggio, ma nemmeno l’espulsione di Inler facilita le cose. Il risultato non cambia e Benitez può festeggiare il suo primo trofeo partenopeo.

Fonte: Danilo Rossetti -www.foto-calcio-napoli.it
Fonte: Danilo Rossetti -www.foto-calcio-napoli.it

PAGELLE NAPOLI:

Reina 6.5: Non compie grandissime parate, ma la pressione che mette ad Ilicic nel finale, quando  lo induce a calciare fuori, vale come un goal. Guida il gruppo con la solita autorità. Il Napoli farebbe meglio a tenerselo stretto.

Henrique 6.5: Difende con ordine e non disdegna l’intervento fisico, talvolta esagerando: rischia infatti il secondo giallo. Unica macchia, l’errore sulla rete subita assieme a tutta la linea difensiva.

Fernandez 6: Fede conferma l’ottimo momento di forma. Stoico nella ripresa, quando la squadra si abbassa e si arrocca dinanzi a Reina. Come Henrique, sbaglia solo in occasione del goal subito.

Albiol 6: Quando il Napoli resta in dieci e i cross avversari piovono da tutte le parti, la testa di Raul c’è sempre. Fa suo quasi ogni pallone alto. Sul goal di Vargas è troppo lento nell’uscita su Ilicic, ma chissene…

Ghoulam 6: Presiede la sua fascia con autorità, nonostante il suo dirimpettaio, Tomovic, sia in serata di grazia. La Fiorentina attacca spesso a destra, il che limita le sue qualità offensive.

Inler 5.5: Il voto in più è solo per la vittoria finale, ma la sua follia meriterebbe ben altro. Già ammonito, rischia l’espulsione più volte. Alla fine riesce a farsi cacciare, rischiando l’harakiri. Nel primo tempo non demerita, anzi: però lasciare la tua squadra in dieci in una finale, a causa di un’ingenuità è un errore imperdonabile.

Jorginho 6: Nella prima parte la sua abilità nel palleggio è indispensabile per combattere il possesso palla avversario. Fondamentale in costruzione, cala alla distanza. Aiuta la squadra a difendere il risultato fino in fondo, non curandosi della stanchezza. Generoso.

Insigne 8 (il migliore): In campionato ha segnato due goal. Stasera ne sigla altrettanti consegnando il primo trofeo napoletano a Don Rafè. L’unico italiano in campo per gli azzurri fa la differenza: attacca, segna, difende. Cosa gli si può chiedere di più? Prandelli prenda appunti. (dal 80′ Behrami 6: Entra quando c’è da combattere e non si fa pregare. Solito guerriero.)

 

Callejon 7: Benitez in conferenza stampa chiedeva testa e cuore: il suo fedelissimo non lo tradisce. Lo spagnolo si sacrifica tantissimo in fase di ripiegamento e accompagna sempre la manovra offensiva dei. Stasera non segna, ma poco importa. Firma l’assist per Mertens sul goal che sigilla la vittoria finale

Hamsik 7: Il capitano griffa la Coppa. Innesca Insigne in occasione della rete che sblocca il match. Marek non sta ancora benissimo, e si vede; malgrado le sue difficoltà fisiche gioca una grandissima prima frazione. Dopo un’ora di gioco lascia il campo stremato. Si prende la soddisfazione di alzare la Coppa da capitano. Traguardo strameritato.

Mertens 7: Entra al 63′ al posto di Hamsik e, come al solito, non passa inosservato. Timbra il cartellino con la stoccata che chiude la contesa. Segna ancora una volta dalla panchina come in campionato contro la Juventus. Utile nella muraglia finale. Uomo di sicuro affidamento per Benitez. Nato pronto.

Higuain 6.5: Il Pipita punge sempre. Nel primo tempo è una spina nel fianco per la retroguardia viola. Sfiora la rete in un paio di occasioni. Giocate di grande classe e zampino sul secondo goal di Lorenzinho. Reduce dall’infortunio, cala col passare dei minuti. Si commuove al momento di alzare la coppa. Cuore Higuain. (dal 70′ Pandev 6: Partecipa alla festa aiutando gli azzurri in fase offensiva. Si divora un’occasione nitida)

All. Benitez 7: Il voto è soprattutto per la vittoria finale. Rafa conferma la sua attitudine a conquistare titoli. Al primo anno con gli azzurri, centra subito un trofeo. Per quanto riguarda l’atto conclusivo, l’analisi è semplice: il doppio vantaggio tranquillizza un po’ troppo i suoi che subiscono il ritorno della Viola. Nella ripresa la squadra si abbassa troppo e fatica a ripartire come vorrebbe. Gran vittoria, ma quanta sofferenza!

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