Arriva il doping-genetico. Super-atleti come nei fumetti?

In principio furono Spider-Man, Hulk, I Fanatstici Quattro o chi per loro, adesso, i super-uomini con DNA modificato, possono diventare realtà!

Di questo si è parlato nella rassegna organizzata da Nature pochi giorni prima dell’inizio delle olimpiadi. Ovvero di supermuscoli con terapia genetica e DNA “amplificato” .Sono tre gli scenari possibili, almeno per quanto riferito da Nature: il primo è che questa forma di doping diventi come tutte le altre: illegale. La seconda è quella che prevede degli “handicap” per chi userà questa “sostanza” dopante. La terza sarebbe quella di consentire a tutti gli atleti il libero utilizzo del doping genetico, salvo pericoli per la salute. Ma gli atleti con un “Super-Dna” esistono già; sono atleti con delle malformazioni congenite, che riescono a rendere migliori le loro prestazione. Un esempio? Lo sciatore di fondo finlandese Eero Maentyranta, al quale è stata riscontrata una mutazione nel gene EPOR, grazie alla quale riusciva a produrre più globuli rossi, e che aumentava la sua capacità di trasporto dell’ossigeno quasi del 50%. “C’é una corsa agli armamenti per migliorare le prestazioni nello sport“, commenta Thomas Murray, ex presidente dell’Hastings Center, fondazione bioetica di New York. “Probabilmente potrei fare quattro miglia in salita molto meglio con l’EPOR e ancora meglio con un motore sulla bici”. “Ma questo non è sport e nessuno dei due è un farmaco“. Ed è appunto questo lo scenario più terrificante: atleti non più “umani”, ma quasi robot, capaci di sostenere fatiche non sostenibili da semplici uomini.  Quella di Londra potrebbe così essere l’ultima Olimpiade al “naturale”, prima che intervenga la scienza. Ma una domanda sorge spontanea: sarebbe ancora sport?