Blackpool, continuano le insolite proteste dei tifosi
Il rapporto tra i tifosi è la proprietà del Backpool, la famiglia Oyston, continua ad essere ostile e le proteste proseguono.
Le recriminazioni contro il presidente Owen Oyston, imprenditore nel settore immobiliare, sono dovute al fatto che i tifosi gli rimprovera di non volere il bene della squadra e di aver utilizzato i soldi provenienti dalla promozione in Premier League (una cifra vicina ai 100 mln di euro) del 2009-10 per i propri interessi.
Nel secondo tempo del match contro il Cardiff, migliaia di tifosi hanno abbandonato lo stadio Bloomfield Road, al grido “Oyston Out”.
L’insolito sciopero del tifo è iniziato al minuto 53, scelto volutamente dai supporters per ricordare la vittoria dell’FA Cup del 1953. Ma non è stata l’unica forma di protesta di questa partita, Al 30’ del primo tempo infatti i tifosi hanno prima rivolto il flash dei propri telefoni verso il campo, per poi qualche minuto più tardi rilasciare in cielo decine di palloncini neri.
I tifosi del Blackpool non sono nuovi a queste forme di protesta, già l’anno scorso infatti si produssero in un’iniziativa analoga alquanto insolita. Sempre al minuto 53’ della partita in casa con il Burnely, dalla tribuna erano volate centinaia di palline da tennis, che costrinsero l’arbitro a sospendere per qualche minuto la partita.