Caso Bergamini: dopo la riapertura delle indagini, arriva il primo avviso di garanzia

Dopo vent’anni di silenzio, è arrivata finalmente una svolta nelle indagini per la morte di Donato Bergamini.

Un avviso di garanzia è stato recapitato all’ex fidanzata del calciatore Isabella Internò.

Bergamini era un calciatore del Cosenza all’epoca della sua morte. Perse la vita il 18 novembre dell 1989, sulla strada 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico.

Si parlò subito di suicidio per via della dinamica che portò allo scontro con un camion.

Ma questa versione non convinse mai la famiglia e neanche i tifosi rossoblu, che da tanti anni chiedono la riapertura delle indagini, e la revisione del caso.

Nel 2011 la Internò fu ascoltata dalla Procura come persona informata dei fatti, poichè è l’unica testimone oculare della morte del calciatore. L’ex ragazza insieme al conducente del camion avevano dichiarato, dopo la tragica scomparsa, che Bergamini si era gettato sotto le ruote del camion, cercando così il suicidio.

Del caso ne aveva anche parlato Carlo Petrini, nel libro “Il calciatore suicidato”, fornendo nuovi dettagli non supportati da prove.

Ma la prima svolta è arrivata l’anno scorso, la procura di Castrovillari dopo le denunce della famiglia, aveva deciso di richiedere una perizia ai Ris di Messina, che stabilirono che Bergamini era già morto al momento dell’incidente. Riaprendo così un caso che sembrava ormai chiuso.

Una storia che da sempre ha toccato nel profondo la famiglia Bergamini e anche la città di Cosenza molto legata al suo ex calciatore. In questa tortuosa vicenda forse per la prima volta ci si inizia ad avvicinare alla verità.