Cassano confessa: “Messi, il mio idolo. Un sogno? Tornare in nazionale”

Dopo la fugace avventura con il Parma di Donadoni e l’addio che tanto ha fatto discutere, Antonio Cassano, ormai lontano dal rettangolo verde, si confessa ai microfoni della “Gazzetta dello Sport”, parlando del proprio futuro, dei progetti e delle ambizioni che coltiva.

Antonio Cassano Fonte immagine: Inter.it
Antonio Cassano Fonte immagine: Inter.it

Nonostante gli anni che passano veloci, il fantasista pugliese non si lasci sorprendere e ammette di voler seguire il modello di Fabio Capello, grande personalità del nostro calcio e non solo: “Come mi vedo da vecchio? Non ho paura degli anni che passano, ma mi piacerebbe arrivare a settant’anni come Fabio Capello, ha sempre vissuto con determinazione e coerenza, ha sempre guardato dritto.

Spesso noto ai media per i suoi frequenti dissapori con arbitri, allenatori e calciatori, “el pipe di Bari” non cela certo la sua indole fortemente  provocatrice, i suoi comportamenti a volte sopra le righe, e dichiara: “Gli avversari? Ho sempre avuto l’istinto di prendere in giro quelli contro cui ho giocato, ma c’è stato un avversario che non ho mai fregato: Paolo Maldini. Il più duro è sempre stato Chiellini però è sempre stato molto leale. Il più forte contro cui ho giocato ‘da lontano’ è stato Zidane. L’arbitro Pierpaoli? Gli ho tirato la maglia in faccia ma era un bravo cristo come tutti loro, sempre sotto tiro.

A chi gli domanda quale sia il calciatore migliore del mondo, il suo idolo indiscusso, Cassano risponde senza un attimo di esitazione, entusiasta per la Pulce in maglia blaugrana che continua ad incantare il mondo: Il mio idolo? Messi. Ho avuto il coraggio di parlarci solo nel 2011, quando prima di un Barcellona-Milan mi avvicinai e gli dissi ‘A livello di calcio sei sopra Dio’. Messi è meglio di Maradona, perché fa le stesse cose ma con tre-quattro marce in più. Il Barcellona non avrebbe vinto così tanto senza di lui”.

Difficile da digerire l’assenza dal campo per uno come Cassano, da sempre abituato a calcare l’onda del successo. Nonostante abbia ricevuto numerose proposte soprattutto oltreoceano, il sogno dell’attaccante è quello di restare in Italia e guadagnarsi il pass per la convocazione in nazionale: “Io da uno a dieci sono felice mille anche senza calcio, ma tornando a giocare sarei felice diecimila. Mi manca tanto il mio lavoro e aspetto di tornare a giocare presto. Ho ricevuto proposte dall’Olympiacos, dallo Sporting Lisbona e dall’Atletico Mineiro, ma spero ancora in una chiamata dal nostro campionato anche perché vorrei tornare in Nazionale. E’ come tentare l’impossibile, dunque perlomeno devo fare la scelta migliore per provarci”.

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