C’è la confessione di Bruno, il portiere che avrebbe dato l’amante in pasto ai cani: ecco quanto rischia…

Ha conosciuto una svolta importante la vicenda di Bruno Fernandes das Dores de Souza, meglio noto come Bruno, il portiere del Flamengo accusato di aver assassinato nel 2010 la sua amante Eliza Salmudio, dopo averla rapita per colpa di un rifiutato aborto e minacce varie.

Fonte immagine: Fernando Souza
Fonte immagine: Fernando Souza
La donna, attrice di professione, non voleva infatti rinunciare al figlio ottenuto dalla relazione con il giocatore, che voleva rendere pubblica. Bruno, così, decise di metterla a tacere occultando poi l’omicidio dopo aver tagliato la donna a pezzi, nascondendone alcuni in del calcestruzzo e consegnandone altri in pasto a dei rottweiller. Gli investigatori pensavano fino ad oggi che il portiere fosse stato aiutato da 8 persone, tra cui probabilmente il cugino e la moglie, ma la confessione dell’uomo al tribunale di Contagem ha cambiato la situazione: ad uccidere la Salmudio sarebbe stato un suo amico di infanzia, tale Luiz Henrique Romão detto “Macarrão”, con l’ausilio di un ex poliziotto; per la prima volta, così, Bruno ha amesso che la donna sia stata uccisa, negando però di essere il mandante dell’omicidio. Qualora venisse ritenuto comunque colpevole, il portiere, che sperava nei Mondiali del 2014 ma che è lontano dai campi da tempo, rischierebbe ben 41 anni di prigione.

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