Napoli, dal Cile: “Vargas nella città della camorra”

E’ arrivato ieri il giovane talento cileno, Edu Vargas e già potrebbe essere convocato da Mazzarri e portato addirittura in panchina, vista l’assenza di Lavezzi.

Fonte: Napolimagazine.com

Accoglienza speciale per lui a Napoli con una canzone apposta per lui e già le prime statuine di San Gregorio Armeno, meno contenti invece i giornalisti cileni. Il sito del settimanale “The Clinic” infatti, commenta così il trasferimento del cileno: “Vargas nel Camorra Football Club: il Napoli non è immune dai capricci della camorra. Solo nel dicembre dell’anno scorso molti giocatori sono stati oggetto di furti. L’ondata di attacchi contro l’FC Napoli è dovuto al suo presidente, Aurelio De Laurentiis, che ha bloccato il business della camorra legato alla rivendita di biglietti”. Continua: “Il club presso il quale si è trasferito l’ex goleador dell’Universidad de Chile è la più recente vittima della camorra. Camorra che non ha scrupoli a giustiziare la gente per strada o a trasformare la città in una discarica che brucia. La missione è semplice: il boss della mafia locale manda i suoi scagnozzi che camminano con Ak-47 e Uzi in mano. Non importa se in strada ci sono persone e famiglie. La città è controllata dalla mafia e l’odore che si sente per strada è spesso quello della spazzatura incendiata. Ecco ciò che accade a Napoli, città che ospita il futuro di Edu Vargas”. Ed ancora: “Il legame tra il club e la locale mafia napoletana potrebbe essere più forte. L’attaccante argentino Ezequiel Lavezzi ha riconosciuto che era legato ad Antonio Russo (intendono Lo Russo, ndr), figlio di Salvatore, capo del clan omonimo: ‘L’ho conosciuto come uno dei boss, a volte è venuto anche a casa mia, e non ci ho trovato nulla di strano, perché in Argentina è una cosa comune per i giocatori affrontare questi personaggi’, ha detto Lavezzi. ‘Antonio (Lo Russo, ndr) è stato attivato per evitare che il Napoli mi vendesse perché cominciava a circolare la notizia di un mio imminente trasferimento’. Tra l’altro questa frase non risulta neanche dai verbali della polizia. Si chiude così l’articolo: “La camorra è cresciuta come una istituzione più forte dello Stato. E Eduardo Vargas si basa sul Napoli per plasmare il proprio futuro nel calcio”.

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