Brutti ma efficaci: Napoli Swansea 3-1

Un nodo importante della stagione azzurra passa dal ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro i gallesi dello Swansea.

Fonte: foto-calcio-napoli.it (Danilo Rossetti)
Fonte: foto-calcio-napoli.it (Danilo Rossetti)

Il pubblico di Napoli, nonostante i prezzi moderati e la serata dal clima mite, accoglie tiepidamente quest’importante sfida, anche perchè l’orario delle 19:00 risulta per molti proibitivo. Benitez sceglie Henrique accanto ad Albiol e Bherami a completare il duetto centrale di centrocampo con Inler. Insigne, Pandev e Callejon sono le scelte del coach spagnolo a sostegno di Higuain. Il Napoli può solo vincere ma il primo tempo non dimostra l’assunzione di questa convinzione. Gli azzurri giocano male e arrancano sotto la pressione del veloce gioco dello Swansea, la squadra più spagnola della Premier con ben otto spagnoli in rosa. Al punto ordinariamente drammatico della difesa si aggiunge però la quasi totale assenza di filtro nel centrocampo azzurro dove Bherami sembra un extra terrestre e non va oltre scontati e nervosi falli sugli avversari. Per sbloccare la partita necessiterebbe solo un’invenzione e allora Insigne al 19° sale in cattedra superando, dopo un’articolata manovra di attacco, il portiere ospite con un morbidissimo pallonetto di controbalzo. Un colpo di grande tecnica che porta il Napoli in vantaggio e lo sprona nella manovra. I dieci minuti seguenti sono infatti caratterizzati dall’estro di Pandev che riesce a liberare Higuain in due limpide occasioni da rete non sfruttate a dovere dal centravanti argentino. La difesa dello Swansea si dimostra, invece, attenta su un cross dello stesso Pandev dalla destra che attendeva solo la realizzazione del Pipita. Esauriti i 10 minuti di entusiasmo il Napoli torna quello di inizio partita ed al 27° De Guzman non perdona l’ennesima disattenzione di un’imbarazzante tenuta difensiva superando  con un diagonale dalla sinistra l’incolpevole Reina in uscita. Sarà il portiere a sventare un altro paio di occasione per la squadra ospite ed a garantire al Napoli, alla fine del primo tempo, almeno il pareggio. Le parole di Benitez negli spogliatoi non sembrano, però, spronare il Napoli della ripresa che ricomincia sulla stessa falsa riga. Lo Swansea continua a recitare il suo ruolo ed a mettere in difficoltà un Napoli inconcludente e ballerino in difesa. Comincia così per il Napoli il valzer delle sostituzioni. L’allenatore azzurro decide  di schierare Hamsik sostituendo un Pandev fortemente in ombra nella ripresa e poco dopo è il turno di Mertens in luogo di un ottimo Insigne. Il Napoli si spinge in avanti con la sola forza di volontà e non coadiuvato dal gioco, grande assente della serata di coppa. Al 78° soltanto uno scatto d’orgoglio del giocatore simbolo ribalta le cose. Cross in mezzo dalla destra di Mertens ed Higuain scaraventa in rete a mezza altezza. Benitez completa le sostituzioni con Britos per Callejon cercando, così, di rafforzare il reparto arretrato. In realtà, l’unica certezza per la difesa azzurra si dimostra ancora una volta Reina che compie un prodigioso intervento su colpo di testa di Bony. Lo Swansea si sbilancia e lascia tanti spazi al Napoli ed in particolar modo ad Higuain che prima sbaglia un passaggio facilissimo per Mertens solo davanti al portiere e poi si divora un gol a tu per tu con la porta scaraventando il suo destro sulla schiena di un difensore gallese. Al 3° minuto di recupero, sull’ennesimo contropiede azzurro, ci pensa Inler a fissare il risultato sul definitivo 3-1. Il Napoli passa agli ottavi di finale, dunque, dove inconterà l’Eintracht di Francoforte che ha battuto il Porto. Lo Swansea esce di scena a testa alta dopo una sfida sostenuta all’altezza dei partenopei. Una partita, quella di stasera, che mette invece in luce tutti i limiti del Napoli di Benitez e che preoccupa seriamente in prospettiva ottavi di finale. Unica nota positiva il carattere degli azzurri e la forza di non mollare mai nemmeno dopo prestazioni tutt’altro che illuminanti. Il Napoli, dunque, è la prima italiana a passare il turno. Speriamo  sia solo l’inizio di un  cammino europeo targato tricolore.

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