EUROPA LEAGUE: Sparta Praga-Lazio 1-1: si decide tutto all’Olimpico

Raggiungere i quarti di Europa League per cercare di salvare una stagione fino a qui deludente. E’ questo l’obiettivo della Lazio, ecco perché l’ottavo d’andata contro lo Sparta Praga non doveva essere una gara da fallire e l’1-1 dello stadio Letna lascia ancora tutto aperto.

Sparta Praga Fonte:Alessandra Fanciano
Sparta Praga Fonte:Alessandra Fanciano

Sparta Praga (4-3-2-1): Bicik; Zahustel, Brabec, Holek, Costa; Frydek, Vacha, Maracek; Dockal, Krejci; Lafata. A disp. Jiracek, Julis, Konate, Fatai, Matejovsky, Mazuch. All. Scasny
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Bisevac, Hoedt, Radu; Milinkovic, Biglia, Parolo; Candreva, Matri, Keita. A disp. Berisha, Mauricio, Basta, Cataldi, Felipe Anderson, Klose, Lulic. All. Pioli

Dopo soli 13 minuti è lo Sparta Praga a sbloccare il risultato, con Frydek: Bisevac è in ritardo, alza il braccio, ma non è fuorigioco. Frydek si coordina e trova una traiettoria imprendibile per Marchetti, biancocelesti in svantaggio nonostante era partita meglio degli avversari, si era fatta infatti fatta vedere con continuità dalle parti di Bicik. Prima Parolo si fa murare da Brabec, un minuto dopo è Milinkovic a sprecare un ottimo angolo di Biglia. È proprio da un tiro dalla bandierina che la squadra di Pioli riesce a rialzare a rimettere in sesto la partita. Hoedt va più in alto di tutti, il portiere dello Sparta risponde presente, ma è costretto ad arrendersi al tap-in di Parolo. Eccolo il tanto atteso gol fuori casa.

La seconda frazione si riapre con una sostituzione: il rientrante Basta prende il posto di Konko. Dopo diciannove partite consecutive, il francese è costretto ad alzare bandiera bianca. Affaticamento all’adduttore, Pioli non vuole rischiare. Purtroppo per Pioli non si tratta di un caso isolato: dopo 10 minuti Matri lascia il posto a Lulic, da capire se si tratti di cambio tattico oppure obbligatorio. Altri dieci giri d’orologio ed è lo stesso per Basta, probabilmente di nuovo la pubalgia che torna a farsi sentire, Mauricio entra per vestire gli insoliti panni del terzino. All’ennesimo allungo, anche Radu sente un fastidio alla coscia sinistra. Il romeno si tocca l’adduttore, ma le sostituzioni sono finite. Nel frattempo la Lazio costruisce l’occasione più pericolosa del secondo tempo intorno all’ora di gioco: Keita lancia in profondità Candreva, il destro al volo assomiglia tanto a quello di Frydek, ma non gode della stessa buonasorte. Il pallone si stampa sulla parte alta della traversa. L’ultimo terzo di gara va avanti senza grandi occasioni. Prevale la voglia di non perdere. Ci si gioca tutto tra sette giorni, all’Olimpico di Roma.

 

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