L’Inter alla fiera dell’est

Nessun problema per i nerazzurri, unica testa di serie tra le italiane. Dalla seconda fascia i nerazzurri pescano il Rubin Kazan, già affrontato nella vittoriosa spedizione di Champions di tre stagioni fa. I serbi del Partizan e la cenerentola azera Neftçi Baku completano un girone decisamente facile. Unica nota stonata, le trasferte nell’estremo oriente dell’Europa.

Foto Luigi Inter - Fonte Flickr/wikipedia.org
Foto Luigi Inter – Fonte Flickr/wikipedia.org

RUBIN KAZAN – Dovrebbe essere l’avversario più pericoloso, con l’Inter il condizionale è sempre d’obbligo. Avversari nella fase a gironi di Champions 2009/2010, competizione poi vinta dai nerazzurri, se la squadra meneghina arrivasse in fondo alla competizione potrebbero diventare una sorta di amuleto. Il Rubin è una squadra forte, organizzata, che quest’anno è riuscita vincere Coppa e Supercoppa di Russia. La squadra russa, che nella sua storia ha vinto due campionati russi, detengono un record. Negli ultimi anni i russi sono stati gli unici a vincere in casa del Barcellona.
LA STELLA: in attacco c’è un ex interista Martins, in difesa c’è Salvatore Bocchetti. L’allenatore è l’istrionico Berdyev. In rosa il Rubin ha addirittura sedici calciatori stranieri. Oltre al venezuelano Rondon e al brasiliano Carlos Eduardo, ci sono anche due turchi, tre spagnoli, un iraniano e un finlandese.
 
PARTIZAN BELGRADO – Non sarà caldo come il ‘Maracanà di Belgrado’, ma anche il ‘Partizan Stadium’ farà venire i brividi ai calciatori nerazzurri. Il Partizan, che nella sua storia ha vinto 24 campionati ed ha giocato anche la finale di Coppa dei Campioni nel 1966, è una squadra abituata a vincere, nelle ultime cinque stagioni ha sempre vinto il campionato serbo, ma nonostante i successi nelle ultime stagioni la dirigenza ha cambiato tantissimi allenatori. L’ultimo a vincere il titolo è stato Avram Grant. Ora in panchina c’è il serbo Verzmovic, che è riuscito a portare il Partizan in Europa League.
LA STELLA: Non ci sono grandi nomi nella rosa dei serbi, ma bisogna fare attenzione. Perché la stragrande maggioranza dei calciatori serbi di prima fascia sono usciti tutti dal vivaio del Partizan.
 
NEFTCHI BAKU PFC – Non li conosce quasi nessuno quelli del Neftci, che per la prima volta nella loro storia disputeranno la fase a girone dell’Europa League. La squadra di Baku, che ha vinto gli ultimi due campionati dell’Azerbaijan, negli ultimi anni è stata sempre eliminata nei preliminari sia di Champions che di Europa League. Ieri c’è stata la clamorosa qualificazione del Neftci Baku, che è riuscito ad eliminare i ciprioti dell’Apoel Nicosia, rivelazione della scorsa edizione di Champions League.
STELLA: L’allenatore Hajiyev ha a disposizione quattro calciatori sudamericani. Il portiere è il serbo Stamenkovic.
 
SORTEGGIO: «Sorteggio logisticamente sfortunato». Il commento fatto a caldo da Andrea Stramaccioni dopo il sorteggio di Montecarlo dev’essere stato pressappoco questo. E il tecnico ha i suoi motivi, anche se è giusto premettere che poteva andare peggio quanto a indice di pericolosità delle avversarie, come sintetizzato da Luis Figo: «Tecnicamente non dobbiamo avere problemi». Clima, fuso e ore di volo. Problemi l’Inter ne avrà per gestire forze e recuperi nei doppi impegni giovedì-domenica.«Niente che una grande squadra come l’Inter non possa affrontare», ha detto il team manager Cordoba. E del resto — ancora Stramaccioni — «queste sono le insidie dell’Europa League e lo sapevamo». Quello che non sapeva è che due trasferte su tre sarebbero state disagevoli come poche altre: quelle di Baku e Kazan. Questione di clima (il d.g. del Rubin ieri preannunciava per il 22 novembre fra gli zero e i -15 gradi), di fuso orario (2-3 ore rispetto all’Italia), di ore di volo. Se a livello tecnico l’Inter non ha nulla da temere, gli spostamenti e il fuso orario potrebbero portare dei problemi alla banda di Andrea Stramaccioni che in Europa ha già la bussola verso Est.

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