Ludogorets-Lazio 3-3: Marchetti e Konko vanificano una grande gara dei biancocelesti

La Lazio vuole ribaltare la brutta figura dell’andata all’Olimpico contro il Ludogorets (0-1) e per farlo deve vincere in Bulgaria, in un campo difficile: Reja sceglie la Lazio migliore, ad eccezione di Klose con Marchetti in porta, Ciani al posto di Dias e a centrocampo Onazi per Gonzalez.

fonte: Andrew - Wikimedia Commons
fonte: Andrew – Wikimedia Commons

La gara si sblocca subito grazie a Keita che al primo minuto infila il portiere avversario: pronti via la Lazio si porta in parità con il risultato dell’andata.

Subito dopo sfiora la doppietta lo stesso Keita, che sfrutta una palla morta, tirando la fuori area di poco al lato. Dall’altro lato i bulgari si fanno pericolosi con Marcelinho che prova ad inserirsi in area di rigore ma viene fermato da Biava all’ultimo.

La partita è molto piacevole con rapidi capovolgimenti di fronte: la Lazio in attacco sfrutta la buona vena di Keita e Candreva, mentre i padroni di casa hanno in Marcelinho il loro uomo più pericoloso. Il primo tempo si chiude sullo 0-1, la differenza la fa Keita.

Nella ripresa subito grande occasione per Candreva che scambia con Biglia nell’area di rigore avversaria, ma sbaglia il cross buttando al vento una buona occasione.
La Lazio sembra voler provare a raddoppiare ma quando riparte il Ludogorets è molto pericoloso con le sue individualità. Dopo un fallo non fischiato a Candreva da ultimo uomo, è Onazi a spaccare in due la gara, con un recupero di palla e un cost to cost per poi scaricare la palla a Perea che fa passare la palla sotto le gambe del portiere per lo 0-2.

Il Ludogorets sfiora il goal per riaprire la partita: Bezjak, autore del goal della vittoria all’Olimpico, si gira bene da fuori area e coglie in pieno il palo e poi Marchetti raccoglie la sfera anticipando un avversario. Il goal arriva però pochi minuti dopo grazie proprio a Bezjak che con un fortunato rimpallo su Biava beffa il portiere biancoceleste e accorcia le distanze: 1-2 e qualificazione di nuovo aperta.

Qualche minuto dopo è Marchetti che combina la frittata: il portiere della Lazio respinge male un tiro dalla distanza centrale e si porta la palla dentro la rete da solo.
La Lazio reagisce subito e trova di nuovo il vantaggio con una azione rocambolesca su cui Biglia si vede respingere il colpo di testa a botta sicuro dal portiere avversario, ma poi arriva Klose e ribadisce in rete, 2-3, ora sono i biancocelesti (questa sera vestiti di giallo) a passare il turno.

Il Ludogorets ritrova il pareggio e il vantaggio però nel finale con un goal di Juninho, che sfrutta una indecisione clamorosa ancora della difesa della Lazio con Biava e Konko e mette dentro il goal qualificazione: 3-3, gara piena di emozioni.
La Lazio prova a buttare il cuore oltre l’ostacolo ma i padroni di casa difendono bene: passano i padroni di casa con una prestazione di cuore buttata via da Marchetti, autore di una prestazione da film horror, da Konko e da un arbitraggio davvero da rivedere.
Reja deve riflettere su una difesa, che dopo le prima gare ottimali, adesso è il punto debole di una squadra allo sbaraglio.

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