Torino-Zenit 1-0: non basta il cuore agli uomini di Ventura, passano i russi

Il sogno granata di continuare a giocarsi le sue chance per l’Europa League, passano per l’Olimpico: a Torino la squadra di Ventura deve ribaltare il 2-0 di San Pietroburgo e per farlo il tecnico schiera la migliore formazione possibile, rispolverando Quagliarella, Darmian e Maxi Lopez.

Lo Stadio Olimpico di Torino. Fonte: mitsurinho - wikipedia.org
Lo Stadio Olimpico di Torino. Fonte: mitsurinho – wikipedia.org

La gara parte bene per il Torino che prova a spingere sull’acceleratore ma senza scoprirsi troppo per non esporsi alle ripartenze dello Zenit guidate da Hulk e Rondon.
Le occasioni fioccano introno alla metà del primo tempo: ci prova Farnerud da calcio di punizione ma la sua conclusione sibila di poco al lato del palo. Quindi ci prova Quagliarella sempre da calcio di punizione ma la sua conclusione ribattuta sibila ancora una volta di poco a lato. Da calcio d’angolo ci prova anche Maxi Lopez che non trova il tempo per ribadire in rete, quindi ancora Quagliarella di testa su cross di Farnerud solo in area di rigore colpisce male.
Dopo 45 minuti la gara resta sullo 0-0: meglio il Torino, ma non sblocca la partita.

Nella ripresa ancora il Torino prova a mettere il cuore oltre l’ostacolo e sfiora il goal con un buonissimo inserimento di Darmian che mette la palla dentro, ma Farnerud non riesce a pescare il jolly. Lo Zenit pensa praticamente a difendersi con tutti gli effettivi, cercando di partire in contropiede ma con poca precisione: i granata sono anche sfortunati e dagli sviluppi di calcio d’angolo sfiorano il goal in due occasioni.

Ventura si gioca anche la carta Amauri: il Torino ci prova ancora, ma non riesce a sbloccarla. Entra anche Martinez nei granata, mentre Villas Boas continua la sua gara di catenaccio, forte del vantaggio dell’andata. Per lo Zenit mezza squadra ammonita: da Criscito ad Hulk.

All’89’ finalmente il Torino la sblocca con un colpo di testa del solito Glik che insacca nella porta dello Zenit e riapre i giochi. Ci prova Maxi Lopez subito dopo ma cicca di testa, e salva la squadra di Villas Boas. Ci prova fino all’ultimo il Torino, ma senza fortuna.

Dopo 6 minuti di recupero passano i russi dello Zenit: la squadra di Ventura deve rammaricarsi per aver giocato in 10 grande parte della gara di andata, altrimenti avrebbe potuto giocarsela in maniera differente nella gara di ritorno dell’Olimpico.

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