Arrigo Sacchi solleva la polemica: “In Italia troppi giocatori di colore”

Stiamo perdendo l’identità nazionale”, la polemica sulle parole di Arrigo Sacchi in merito ai settori giovanili italiani.

Arrigo Sacchi Foto di Elena Torre - Wikipedia
Arrigo Sacchi
Foto di Elena Torre – Wikipedia

In Italia basta poco, si sa, per suscitare la polemica e il mondo del calcio non è da meno. Sono sembrate, infatti, piuttosto azzardate le dichiarazioni di Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, rilasciate in occasione del Premio Maestrelli a Montecatini Terme. “Non sono certo razzista e la mia storia di allenatore lo dimostra – ha detto Sacchi- a partire da Frank Rijkaard, ma a guardare il Torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera. L’Italia non ha dignità, non ha orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri”. Forse troppo esplicito o forse troppo schietto, fatto sta che le sue parole sollevano il dibattito: considerazioni troppo scottanti per colui che per quattro anni è stato il coordinatore dei settori giovanili in Federcalcio? Questione di razzismo? Sicuramente Sacchi ha scelto un modo poco diplomatico per esprimere la sua opinione e successivamente chiarisce alla Gazzetta dello Sport il suo punto di vista: “Sono stato travisato, figuratevi se io sono razzista. Ho solo detto che ho visto una partita con una squadra che schierava quattro ragazzi di colore. La mia storia parla chiaro, ho sempre allenato squadre con diversi campioni di colore, sia a Milano che a Madrid. Volevo solo sottolineare che stiamo perdendo l’orgoglio e l’identità nazionale”.

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