Serie A, Papadopulo su Lazio-Palermo: “Non sarà pareggio”

Lazio e Palermo sono pronte per la difficile sfida allo stadio Olimpico di domenica sera. La formazione di Ballardini sta ritrovando lo smalto perso, ma la continuità latita. I biancocelesti vogliono vincere a tutti i costi per cancellare le 4 sconfitte nelle ultime 5 gare. Il derby non è stato ancora digerito ed il modo migliore per rispondere è strappare 3 punti importanti per tornare a muovere la classifica.

Fonte: Giovanni Mazzola
Fonte: Giovanni Mazzolam

Ex di entrambe le formazioni è il tecnico Papadopulo. L’allenatore arrivò a Roma prima da calciatore e poi da allenatore nel 2004-2005. Nonostante la vittoria per 3-1 nel derby, il presidente Lotito preferì non confermarlo sostituendolo con Delio Rossi. Dalla Lazio il passo successivo fu la Sicilia con i rosanero. Dopo l’addio di Del Neri, Papadopulo prese il controllo della rosa portando il Palermo agli ottavi di finale di coppa Uefa. Ecco le sue impressioni, rilasciate a stadionews, sul match di domenica: “Lazio-Palermo sarà una partita che riveste un importanza particolare per entrambe le squadre, visto che la classifica si fa importante per ambedue. Il Palermo dopo la vittoria ottenuta con il Chievo e il cambio di allenatore, vorrà proseguire sulla scia di quel risultato, ma troverà di fronte una Lazio arrabbiata per le tre sconfitte consecutive e l’aggravare della sconfitta nel derby che vale molto più di un semplice incontro. È una partita che difficilmente finirà in pareggio, alla fine una delle due prevarrà. Il Palermo cercherà di fare bene con l’entusiasmo portato dal nuovo allenatore, la Lazio è una squadra ferita, ma di indubbio valore che non può perdere altre partite se vuole ambire alle zone alte della classifica. Quindi direi doppia chance 1-2“.

Poi tornando al passato ricorda il cambio di allenatore a Palermo: “Sono situazioni che si verificano ma, conoscendo il presidente, so che quando prende determinate decisioni lo fa soltanto perché sa di poter prendere vantaggi dal cambio. Valutando dall’esterno, il lavoro di Iachini è stato in linea con le qualità e le potenzialità della squadra. In questo momento il cambio di allenatore potrà usufruire del buon lavoro fatto da Iachini stesso, con in più l’entusiasmo che Ballardini porterà all’interno dall’ambiente, supportato dalla tifoseria che è da sempre riconosciuta a Palermo come il dodicesimo uomo“.

Le ultime battute riguardano i confronti tra il “suo” Palermo e quello attuale: “Nel mio Palermo molti giocatori andavano a segno, adesso il centrocampo non riesce a mettere in condizioni le punte di andare a rete e magari non ci sono centrocampisti come avevo io, tipo Barone, che riuscivano ad inserirsi ed andare a rete con frequenza. Ogni annata e ogni rosa, però, offre potenzialità diverse quindi è difficile fare paragoni anche perché gli avversari durante le stagioni cambiano. Io ero convinto e lo sono tutt’ora, che disponevo di una buona squadra. Io subentrai a Delneri in un momento più difficile. Il momento attuale che vive il Palermo è un periodo di sufficiente tranquillità. Secondo me, io disponevo di una squadra superiore rispetto a quella che dispone adesso Ballardini, tanto è vero che quattro di loro facevano parte della nazionale. I risultati, sinceramente, non erano in linea con il potenziale della squadra“.

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