Guerra AIC-Lega Pro: Tommasi ferma tutto, domenica non si gioca. Macalli: “Peggio del soviet”

ROMA – La prima giornata della Lega Pro, prevista per questo fine settimana, non sarà disputata per uno sciopero.

Fonte: Goldmund100 - wikipedia.org
Fonte: Goldmund100 – wikipedia.org

“A seguito della riunione odierna l’AIC, stante il mancato accordo con la Lega Pro sui criteri distributivi delle risorse collegate all’utilizzo dei giovani, comunica che i calciatori di Lega Pro non scenderanno in campo in occasione delle gare programmate il prossimo fine settimana per la prima giornata del campionato 2013/14.
La norma che vorrebbe imporre una determinata età media complessiva per chi scende in campo – quale vincolo d’accesso ad una parte delle risorse – presenta chiari profili di illegittimità, crea discriminazioni nei confronti dei calciatori e false aspettative sui giovani, impoverendo il livello tecnico della categoria a discapito dello spettacolo e della meritocrazia.
L’AIC confida ad ogni modo nella possibilità di condividere una norma che, anche nel rispetto degli impegni precedentemente assunti, faccia scendere in campo chi merita, permettendo una corretta politica di valorizzazione dei giovani e la regolare ripresa del campionato“. Questo il comunicato ufficiale del Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi.

 

Furiosa la reazione del Presidente della LegaPro, Mario Macalli: “È uno sciopero indebito. Io come presidente di Lega Pro devo far rispettare le regole. Per me il primo di settembre comincia il campionato. Chi c’è c’è, chi non c’è ne pagherà le conseguenze. È una decisione degna del peggior soviet russo, stanno affossando il calcio italiano. È una posizione che non sta nè in cielo nè in terra”.

 

Gli fa eco il Direttore Generale della LegaPro, Francesco Ghirelli: “Per noi domenica si gioca. Chi non lo fa, ha partita persa. L’Aic fa riferimento al rinvio della giornata di serie A, ma in questo caso la Figc non ha possibilità di intervento”.

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