Gattuso: “Il Betis ci ha distrutto, domani voglio 23 leoni alla Cutrone”

Gennaro Gattuso ha parlato dalla sala conferenze di Milanello in occasione della vigilia della sfida casalinga contro la Sampdoria. 

Gattuso - Fonte immagine: Ludovic Péron, Wikipedia
Gattuso – Fonte immagine: Ludovic Péron, Wikipedia

Di seguito le sue dichiarazioni, come raccolte dalla diretta live sulla pagina ufficiale del Milan su Facebook:

Sulla Sampdoria: “Squadra ben organizzata, quando si muove lo fa molto bene. Dobbiamo stare attenti”. 

Sulle dichiarazioni di Giampaolo: “Mi ritrovo. Io non mi sento morto. Quando arrivano delle sconfitte bruciano e quando fai delle partite come quelle dell’altro giorno viene il rammarico, perchè non abbiamo fatto nulla di quello che abbiamo preparato. Sono state due gare non giocate benissimo tecnicamente”.

Sullo svoltare: “Io devo dare tranquillità a questa squadra. Nelle ultime due prestazioni abbiamo giocato con il freno a mano tirato. Siamo preoccupati e dobbiamo fare qualcosa che vada oltre allo schema e a quello che si prepara. Non dobbiamo pensare di sviluppare gioco solo su questo, ma anche a livello individuale dobbiamo fare di più”. 

Sul modulo, due punte: “Abbiamo provato le due punte, il 3-5-2, il 4-3-3…domano vediamo”. 

Su cosa chiede alla squadra: “Non dobbiamo dimenticarci di divertirci. Ora non lo stiamo facendo, stiamo soffrendo gli avversari e dobbiamo tornare a divertirci che non è sorridere in campo. Dobbiamo giocare palla e rincorrere. Con il Betis abbiamo solo corso, contro l’Inter abbiamo avuto il braccino da tennista”.

Sulla chiave dopo le due sconfitte: “Si sta remando sempre nella stessa direzione. Ci sono state le prestazioni negative, ma la tranquillità questa società ce l’ha avuta fin dal primo giorno. Leonardo e Maldini li vedo 2/3 volte a settimana, non c’è problema. Ad ottobre non possiamo andare alla ricerca degli alibi, la stagione è lunga. Bisogna mettere da parte gli alibi e assumersi le responsabilità. Io lo faccio, ma non per difendere i miei giocatori come molti dicono. Nessuno sa che tipo di rapporto ho con i miei all’interno dello spogliatoio. Bussola? Chiarisco: sono stato un uomo di mare, ho usato questa metafora per questo”. 

Sulla classifica: “L’Inter, l’anno scorso, dopo il derby di Coppa Italia contro di noi ci ha messo 3 mesi per riprendersi. Questa non è una scusa, ma questo per dire che non è tutto da buttare via. Se i giocatori vengono fischiati è perchè i tifosi si aspettano qualcosa in più, come anche da me”. 

Sull’impressione di essere vinto: “Non è così, ma per come è arrivata la sconfitta. La gara sarebbe potuta finire 4 o 5 a 0. Il Betis ci ha distrutto sulla qualità di gioco e su come tenevano il campo e per me è stata una delusione. Io non sono combattuto o non ho mollato, credo in questa squadra. Magari ho dato un segnale sbagliato, ma la mia faccia come la vedete la scrivete. Non so fare i sorrisini, ma sono sicuro e consapevole che possiamo riprendere in mano il cammino che stavamo facendo prima di queste due partite”. 

Su Higuain: “Quando una squadra non funziona come nelle ultime due partite vengono fuori prestazioni come quella di Higuain. Sul nervosismo sono d’accordo, lui deve incitare di più e stare tranquillo. Con il Betis c’è stato il rigore su Castillejo e lui ha discusso con l’arbitro. Però questo lui lo sa, non è questione di capitano o non capitano. Lui è un leader all’interno del gruppo. Sono contento di lui, poi se le sue prestazioni non sono buonissime è colpa di tutti, anche mia”. 

Sul sentirsi padrone di questo gruppo: “La squadra non deve giocare per l’allenatore. Sembra di essere l’unico giocatore in bilico al mondo. Ora il problema non è essere a rischio, questo serve a voi per riempire le pagine dei giornali. Il gruppo della Primavera ha creduto in me, ma anche ora con questa squadra. Io metto la mano sul fuoco, ma non solo: tutto il mio corpo.

Sulla situazione infortuni: “Kessiè ha un problema dal derby, vediamo domani. Calhanoglu ha preso un pestone al derby e non riesce a mettersi la scarpa perchè sulle due dita ha un ematoma che fa male. I problemi sono questi”. 

Sulla forza da trovare in questo momento: “Io domani voglio vedere 23 leoni. Possiamo mettere anche da parte la tattica o quello che chiedo io. Chiedo veemenza e voglia di vincere la partita. Posso mettere anche da parte tutto quello in cui credo fortemente, ma voglio vedere una squadra che è disposta a soffrire per vincere”. 

Su Caldara: “Arriva da un infortunio, contro il Betis non era la partita giusta per dargli minutaggio per evitare di metterlo nel frullatore. Spero di dargli spazio per mettere in luce il suo valore”. 

Su una squadra alla Cutrone: “Voglio vedere questa voglia qui, con qualità. Con la voglia non si va da nessuna parte, però sarà importante anche lo spirito. Se domani ci sarà lui in campo, ci sarà la possibilità di verticalizzare un po’ di più”.

Su Bakayoko: “Secondo me Bakayoko l’altro giorno ha riconquistato 4/5 palloni importanti, ma poi li ha ridati agli avversari. Sta avendo grandissime difficoltà, bisogna capire quali sono i suoi problemi. La partita con il Betis non fa testo, l’interpretazione della partita è stata sbagliata dal collettivo. A parte Patrick e Castillejo, il resto no. 

Su Laxalt: “In Nazionale gioca da terzino. Al Genoa faceva il quinto, è stato lì per due anni e mezzo. Laxalt può fare tutto, ha corsa e velocità. Domani potrà giocare dall’inizio sia come da terzino o come da quinto”.

Sul derby: “Il vento era a Bologna, in Bologna-Torino. Lì spostava il pallone, per noi è stata una scusa per non giocare dal basso, non ci sentivamo sicuri. In questo momento noi sviluppiamo in una maniera un po’ diversa. Tutti i movimenti erano errati e la squadra non era tranquilla. Penso che in questo momento bisogna mettere da parte il fatto del perchè non si gioca. L’importante è essere presenti, per essere pronti a livello mentale e caratteriale”. 

Sulla frustrazione di non sapere che Milan sarà domani: “Quando arrivano prestazioni come le ultime due ci sta che a livello mentale e a livello di squadra qualcosa lasci per strada. Oggi pomeriggio guardiamo il video e poi ci alleniamo. L’allenamento è il termometro della squadra e si sentirà la temperatura. Ci sta che il pallone inizi a pesare 100 kili e che le gambe non vadano. Dobbiamo fare una partita gagliarda e maschia”. 

Sulle ultime due partite: “A livello tattico con l’Inter è andata bene, non contro il Betis. Abbiamo lasciato poche occasioni ai nerazzurri, ci è mancato qualcosa nel finale in fase di costruzione. Eravamo piatti, ma a livello tecnico abbiamo fatto pochissimo. Non abbiamo creato nessun pericolo agli avversari. Per questo prima ho detto che voglio vedere meno in formazione tattica e tecnica e vedere qualcosa in più del resto, di diverso”. 

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