Soli contro tutti – I migliori (ed i peggiori) portieri della 10a giornata

L’ultima giornata di ottobre, la decima di questo campionato, denota il persistere del periodo positivo per la quasi totalità dei  portieri della Serie A. Il buon momento risulta ancora più chiaro se vengono analizzate la mancanza di “papere” clamorose e le medie voto degli ultimi turni. Ovviamente non tutti gli estremi difensori riescono a confermarsi ogni domenica, e alcuni soffrono di prestazioni troppo altalenanti.

Il podio settimanale è inedito, e per due terzi è italiano. A parte uno, gli altri giocano in piccole squadre. Proprio questi ultimi mostrano chiaramente l’alto livello medio dei portieri della Serie A. Molto probabilmente, a livello mondiale, non esiste campionato in cui militino tanti estremi difensori di tale bravura.

Soli contro tutti

I migliori:

Al primo posto, questa settimana, il portiere Alberto Fontana, del Novara. La neopromossa piemontese era attesa a Lecce da un’importante sfida salvezza. Al termine dei novanta minuti è proprio il portiere dei piemontesi il giocatore decisivo per il pareggio (uno a uno). Sul goal del vantaggio leccese è incolpevole, anzi, per pochissimo non gli riesce la deviazione decisiva. Dopo il pareggio di Rigoni, Fontana sale in cattedra. Le parate decisive sono molte. Corvia è la sua prima vittima: su un  forte destro da dentro l’area di rigore il portiere è bravo a chiudere lo specchio della porta. Passa poi a deviare, con una gamba, anche un destro ravvicinato di Strasser. Altrettanto fa con Muriel, questa volta con le mani. Con lo stesso leccese conclude il fantastico pomeriggio, uscendogli sui piedi sul fondo del campo,bloccando sul nascere il tentativo di cross. Se esistesse una classifica per i portieri più simpatici, sicuramente Fontana sarebbe costantemente nelle primissime posizioni. Sono famosi i suoi scherzi ai compagni di squadra e le trovate sempre nuove per rendere lo spogliatoio un posto più allegro.

Finalmente tra i migliori, dopo un inizio non del tutto positivo, Christian Abbiati. Il secondo posto è meritatamente suo, protagonista della vittoria del Milan a Roma.  Il primo grande intervento lo compie su Bojan, con un’uscita dirompente. La prestazione prosegue con una parata a Pjanic su un’insidiosa punizione e si conclude con una super parata sul tiro a botta sicura di Osvaldo,sugli sviluppi di un calcio d’angolo nel finale del primo tempo. Nella ripresa è bravo a controllare le offensive giallorosse ed è sfortunato sul goal del due a tre, quando devia un bel tiro di Lamela ma Bojan è in agguato per ribadire in rete. Una prestazione del genere è un toccasana per un portiere che sta vivendo un momento non dei migliori. Il peggio per Abbiati sembra alle spalle e da ora in poi potrebbe tornare la saracinesca che ha aiutato il Milan per la conquista dello scorso scudetto.

L’unico portiere non italiano sul podio, questa giornata è Jean François Gillet. Il portiere belga si merita il terzo posto con un paio di interventi in un momento decisivo della partita, quando l’Atalanta era già avanti uno a zero. Gli interventi sono fondamentali, prima sul destro dal limite di  Moralez ,poi l’uscita su Bonaventura (senza dimenticare un rimpallo di Portanova, a pochissimi metri dalla porta, in cui per poco non arriva l’autorete). Gillet consente al Bologna di recuperare un solo goal di svantaggio, rendendo così il compito decisamente più semplice. Il belga si conferma affidabile come ha dimostrato nelle numerose stagioni italiane.

I peggiori:

Questa giornata in cui gli errori sui goal non sono clamorosi, le peggiori prestazioni sono arrivate per le insicurezze di alcuni portieri. Non sono parsi particolarmente in giornata StekelenburgSorrentino e Agazzi. Il romanista probabilmente sbaglia qualcosa sul terzo goal, con un errato posizionamento che porta poi a non arrivare sul pallone.  Il numero uno del Chievo invece è apparso meno sicuro del solito soprattutto sulle uscite. Agazzi invece lascia l’impressione che sul goal di Lulic potesse fare di più. Purtroppo per loro molti altri portieri si sono comportati molto meglio, e qualcuno tra i peggiori ci deve pur finire. Finché  prestazioni del genere, quasi sufficienti ma non in modo grave, decideranno i peggiori, significherà che il ruolo del portiere, almeno in Italia, gode di ottima salute.

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