Ancora la premiata ditta: Kvara e Osimhen lanciano la capolista a +18

Il Napoli arriva carico a mille all’appuntamento di martedì in Champions League

“La capolista se ne va” risuona a fine partita in un Mapei Stadium ricolmo di tifo azzurro. In questo momento, con l’Inter chiamata a battere un colpo più per la zona Champions che per il titolo domani, sono addirittura 18 i punti di distacco del Napoli dalla seconda della classe. La prospettiva di far registrare il maggior distacco della storia del campionato rispetto alle competitors, insomma, sembra essere sempre più prossima. Settimo successo di fila per gli azzurri, che di fatto possono considerare la sconfitta del 3 gennaio a San Siro come una sorta di episodio racchiuso in sè . Per Di Lorenzo e compagni prova di assoluta autorità e nuovi contributi realizzativi dalla coppia Kvara-Osimhen, giunta all’incredibile quota di 28 reti in due a metà febbraio in un campionato con quasi due mesi di stop per via del Mondiale qatariota.

LA GARA – Spalletti sceglie Politano dal 1′ a distanza di più di un mese e fa rifiatare l’ottimo Mario Rui, sostituito da Olivera. Dionisi conferma in pieno le previsioni della vigilia e comincia senza Berardi, che non metterà nemmeno piede in campo, e Pinamonti dal 1′, con Bajrami al debutto da titolare con il neroverde addosso.

Il pubblico è, al netto del divieto di trasferta per i residenti in Campania, a maggioranza azzurro, e dopo una fase di studio iniziale può esultare già al 12′: Kvaratskhelia riceve dallo stesso Olivera a metà campo e, dopo un’eccezionale giravolta a disfarsi di Lopez, evita anche il tentativo alla disperata di Lauriente in ripiegamento. E’ al limite, il georgiano, che può alzare la testa e individuare lo spiraglio migliore per infilare Consigli con un gran rasoterra di destro, forse facilitato anche da un posizionamento non ottimale da parte di Erlic. Palla al centro e ci potrebbe essere subito il pari, ma il tiro di Lauriente, dopo aver saltato un Di Lorenzo più a disagio del solito, incoccia contro il palo.

E’ l’episodio che fa scattare definitivamente la scintilla su un match già controllato da Di Lorenzo e compagni, in pieno controllo del centrocampo grazie alla solita sagace regia di Lobotka e dall’energia di Elmas e Anguissa, fondamentale anche nel soffocare le fonti di gioco del Sassuolo, Lopez in primis. Per ovviare alla situazione Dionisi chiede al francese e a Matheus Henrique di interscambiarsi, con risultati a onor del vero poco visibili. I difensori Napoli sono spesso liberi di impostare, trovando così la sicurezza del proprio palleggio sin dalle retrovie, e in tal solco si può leggere anche l’azione che genera il secondo gol al 33′. Rrhamani può muovere palla senza disturbo e pensare per diversi secondi un lancio a premiare l’attacco alla profondità di Osimhen, che dopo un corpo a corpo con Rogerio e Erlic calcia da posizione defilatissima sulla destra e batte Consigli, tutt’altro che impeccabile sul suo palo. Gli azzurri sono a tratti devastanti e sfiorano il tris sempre con l’ex Lille, imbeccato da un cioccolatino con l’esterno di Kvaratskhelia dopo una brutta palla persa da Zortea nei pressio del vertice dell’area. La sinfonia partenopea potrebbe essere inquinata da Lauriente poco prima della pausa, ma Colombo, richiamato al Var, annulla per un fuorigioco giudicato attivo da parte di Defrel, che vanifica così anche l’eccezionale assist di Frattesi con palla scavata.

E’ di fatto l’ultimo allarme della serata per Meret e la sua difesa, preoccupabile solo da qualche strappo del rapido Lauriente, innescato anche da un paio di calci d’angolo mal gestiti dalla banda di Spalletti. La ripresa, di fatto, è attesa del finale o quasi, con il Napoli palleggiante e con le tende piantate per la maggioranza del tempo nella metà campo avversaria. Per i padroni di casa provano a smuovere il torpore i nuovi entrati Pinamonti e Ceide, ma i buoi sono scappati da tempo. Tra i cori dei responsabili dell’esodo a tinte azzurre di oggi ci sarebbe spazio anche per il tris dell’implacabile Simeone, ma la segnalazione da Lissone parla di offside di Lozano, scattato sulla destra e autore dell’assist.

Ora la testa va alla sfida di martedì contro l’Eintracht, che sicuramente davanti alla tv avrà avuto le conferme degli ultimi mesi: il Ciuccio può preoccupare davvero tutti, e non solo in Italia. L’ennesima buona notizia per il tecnico di Certaldo è che Osimhen dovrebbe esserci regolarmente. Non era scontato, vista l’uscita dal campo un po’ affrettata: semplice precauzione, il nigeriano era semplicemente affaticato.

SASSUOLO-NAPOLI 0-2
Marcatori: 
12′ Kvaratskhelia, 33′ Osimhen

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Zortea, Erlic, Ruan Tressoldi, Rogèrio; Frattesi (84′ Alvarez), Maxime Lopez (84′  Obiang), Matheus Henrique (78′ Thorsvedt); Bajrami (78′ Ceide), Defrel (57′ Pinamonti), Lauriente.
In panchina: Pegolo, Russo, G. Ferrari, Marchizza, Muldur, Harroui, Berardi, D’Andrea.
Allenatore: Alessio Dionisi

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Rrhamani, Olivera; Zambo Anguissa (78′ Ndombele), Lobotka, Elmas (84′ Zerbin); Politano (57′ Zielinski), Osimhen (84′ Simeone), Kvaratshkelia (78′ Lozano).
In panchina: Gollini, Marfella, Juan Jesus, Ostigard, Bereszynskyi, Mário Rui, Demme, Gaetano, Zedadka.
Allenatore: Luciano Spalletti

Arbitro: Colombo di Como
Guardialinee: 
Galetto di Rovigo-Tolfo di Pordenone
IV Uomo
: Orsato di Schio
VAR:
 Doveri di Roma

Ammoniti:
Espulsi:
NOTE
Spettatori:
Meteo: 
Serata serena, 8°C circa

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