Lavezzi: “Napoli? A Parigi non vengo assalito”

Ezequiel Lavezzi sta pian piano dimostrando le sue doti al Psg, dopo un inizio stagione difficile.

Fonte: http://football.ua/gallery/1221/73324.html (Wikipedia) Autore: Илья Хохлов

L’argentino ha parlato del suo presente, il Psg appunto e del suo passato, il Napoli, in una lunga intervista rilasciata a Extratime.

“Nel calcio i nomi non bastano. Stiamo formando una squadra nuova, dove si parlano molte lingue, non è facile. Ma alla lunga la qualità dei singoli farà di sicuro la differenza. Differenze con la Serie A? La Ligue è molto fisica, meno tattica della A dove non trovi squadre impreparate. Mi sto adattando, spero di dare il mio contributo, migliorando sotto porta. Voglio segnare di più”.

Ibrahimovic? È facile giocare con lui. Si mette al servizio della squadra e, a differenza di Cavani, preferisce giocare corto. Per puntare al Pallone d’Oro dovrebbe vincere una Champions, è l’unica cosa che gli manca. Io comunque lo darei ancora a Messi. Anche se non ha vinto la Champions quest’anno, fa sempre cose straordinarie”.

Napoli? Lì era molto diverso rispetto a Parigi. A Napoli non potevo neanche uscire di casa. Anche se mi ero abituato a quel tipo di popolarità, ogni tanto hai bisogno di vivere tranquillo, e qui posso farlo, senza essere assalito. Ma l’affetto dei tifosi napoletani è stato importante. Qui magari mi riconoscono, ma mi lasciano tranquillo. Qualche autografo lo firmo ancora”.

E ha continuato sugli azzurri: È normale che lottino per lo Scudetto, è una squadra che ha un’identità che prescinde dai singoli. Fanno bene anche senza di me e ho visto che a volte vincono anche senza Cavani. Questo è importante. Insigne? Evitiamo paragoni ingombranti, ha grandi qualità e deve fare l’Insigne, non il nuovo Lavezzi. Magari tra qualche anno sarà più famoso di me. E glielo auguro”.

L’argentino ha poi svelato qualche retroscena di mercato: In estate mi voleva l’Inter e pure il Manchester City. Ma il progetto del Psg è davvero interessante”. La Serie A? “Magari non è allo stesso livello di quando arrivai io, ma come in Inghilterra e Spagna, in Italia si gioca il calcio migliore al mondo. Io in tv guardo solo calcio italiano.

Sul match di Champions“In campionato contro di noi fanno tutti la partita della vita, in Champions ci sono squadre importanti che vogliono vincere ma non per finire sui giornali per una settimana. Contro il Porto non ci sarà la paura di farsi eliminare, quindi sarà una partita bella, aperta, offensiva”. Eviterei il Barcellona, ma con le italiane è sempre dura. Il Milan sembra meno forte, ma in realtà come la Juve ha qualità e esperienza europea. Per noi è fondamentale superare gli ottavi. L’anno scorso, il Chelsea dopo aver perso all’andata col Napoli sembrava morto, invece ha sbattuto fuori noi e ha pure vinto la finale. Dopo gli ottavi, la Champions diventa imprevedibile”.

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