Le strane teorie di Mazzarri: ingaggi squadra uguale posizione in classifica, e gli ingaggi degli allenatori?

“I soldi non fanno la felicità”, recita un detto. Non è così per Walter Mazzarri, in un discorso prettamente calcistico.
Il Napoli ha 29 punti in classifica, è settimo, ha 7 punti in meno della passata stagione. I conti sono presto fatti: il Napoli a oggi ha totalizzato 8 pareggi, uno in più dell’intera scorsa stagione: un dato oggettivo. Le cause sono molteplici: discontinuità, Champions, turnover e punti persi al San Paolo.

Fonte immagine: Danilo Rossetti

Per quanto riguarda il turnover, pensando alle partite con il Chievo e Catania su tutte, le responsabilità per gli insuccessi sono da imputare al tecnico azzurro, stesso discorso vale per “l’effetto San Paolo” e la discontinuità: il Napoli, infatti, ha perso molti punti con le “piccole” poiché non è stato in grado di trovare soluzioni alternative contro difese ben arroccate. La colpa di chi è? Fate voi.
Tutto questo preambolo per Walter Mazzarri non ha senso, ieri in conferenza post-partita ha così sentenziato: “Il Napoli per monte ingaggi vale il settimo posto in campionato”.
A essere pignoli, in realtà, il Napoli è sesto per monte ingaggi, quindi per la teoria “mazzarriana” già avrebbe una posizione in meno. Seguendo il ragionamento di Mazzarri, non ci spieghiamo come mai l’Udinese che ha il 12esimo monte ingaggi della Serie A si trovi al terzo posto. Non si dica che è una stagione a sé come quella del Napoli dell’anno scorso (come dichiarato dal tecnico), poiché l’Udinese con lo stesso monte ingaggi l’anno scorso, ha chiuso al quarto posto il campionato, e la Juve che aveva il terzo monte ingaggi non ha raggiunto nemmeno l’Europa League.
Continuando a essere pignoli, vorremmo capire: ma la classifica per ingaggi vale solo per la squadra o anche per i tecnici? Poiché Mazzarri è il più pagato d’Italia, più di Conte e Allegri che sono in testa alla classifica, i conti non tornano.
Tutta la teoria di Mazzarri potrebbe avere un senso, ma il suo castello di sabbia viene giù quando, sempre ieri in conferenza, ad una domanda su un possibile cambio di modulo il tecnico ha risposto: “Il Barcellona gioca sempre con lo stesso modulo”. Signor Mazzarri, il Barcellona ha un monte ingaggi tra i primi d’Europa, lei ha solo il sesto in Italia, come può paragonare la sua squadra a quella?
Caro mister, non si può basare il livello di un team solo sul monte ingaggi di una squadra; in questo modo il calcio si ridurrebbe solo ad una pura questione economica, a questo punto non ci sarebbe neppur bisogno di scendere in campo, non vedremmo il Napoli battere il Manchester City (che ha un monte ingaggi un tantino superiore), non vedremmo l’Udinese al terzo posto, non vedremmo il Parma battere il Napoli al San Paolo.
Chiudiamo con un quesito: se la teoria di Mazzarri è vera, allora che si scende a fare in campo?

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