Napoli: è in casa il tesoro più “Prezioso”

Mentre Bigon cerca in Europa il centrocampista giusto per il Napoli di Benitez, sotto i suoi occhi cresce un promettente giovanotto di Mugnano del Cardinale. 10954274_10204814457353352_954794691_oMario Prezioso, centrocampista centrale, 19 anni il 15 aprile è l’uomo partita della sfida contro la titolatissima Lazio primavera vinta per 3-1 con una doppietta del giovane azzurro. I ragazzi di mister Saurini espugnano il campo dei biancocelesti con una prestazione superlativa che gli consente di restare aggrappati al Palermo ed a due punti dal quarto posto. E pensare che la Lazio, nonostante il buon primo tempo degli azzurri, era passata in vantaggio su punizione di Murgia chiudendo il primo tempo sull’ 1 a 0. Dallo spogliatoio dopo l’intervallo, però, è uscito un Napoli più grintoso e più convinto dei propri mezzi che dopo appena sei minuti della ripresa siglava il momentaneo pareggio con Romano. E’ a questo punto che sale in cattedra Mario Prezioso; al 62°, infatti, Bifulco, spinto in area da un difensore laziale, si guadagna un calcio di rigore. Prezioso prende il pallone, lo posiziona sul dischetto e spiazza il portiere Guerrieri stringendosi nell’abbraccio dei compagni e completando la rimonta degli azzurrini. Ma il Napoli non molla e sa che il valore della Lazio potrebbe di nuovo cambiare gli equilibri della partita. Così i partenopei continuano ad attaccare ed a dimostrare una grande tenuta di gioco fino al 77° quando un tiro di Gaetano è respinto da Guerrieri finisce sui piedi del solito Prezioso. Il centrocampista è in giornata di grazia e non si lascia pregare insaccando ancora una volta la porta avversaria e chiudendo definitivamente la partita. Lazio-Napoli finisce così e lancia un messaggio importante al calcio italiano. La ripresa della nostra serie A passa imprescindibilmente dalla tutela e dalla valorizzazione dei settori giovanili ai quali troppe società di massima serie non concedono l’attenzione che dovrebbero. Di tanto in tanto, però, qualche giovanotto come Mario Prezioso si sveglia ed illumina una fredda mattina di gennaio tracciando il solco da seguire e mostrando i tesori nascosti che il calcio italiano, purtropo, fatica a scoprire.

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