Napoli, una difesa da rifondare: Fernandez, Fideleff e Britos come Ruiz?

I 32 goal subiti dal Napoli in campionato e le ultime prestazioni della difesa non all’altezza hanno fatto preoccupare i tifosi partenopei.

Fonte immagine: Danilo Rossetti

La retroguardia degli azzurri ha un’età media di 28,8 anni, non eccessiva. Le cose cambiano quando si calcola quella dei tre titolarissimi (Campagnaro, Cannavaro e Aronica): l’età media schizza a 31,6. Un controsenso con il progetto Napoli che ha voluto da sempre favorire gli investimenti sui giovani. Allora cosa non va?

In realtà la società ha fatto investimenti su difensori giovani: il problema è che non è stato dato loro nè spazio nè fiducia. Tranne Britos, che ha avuto una stagione sfortunata e che comunque nelle poche apparizioni non ha convinto a pieno, gli altri sono stati accantonati dal tecnico Mazzarri.
Vedendo la prova di Fernandez contro il Catania sono iniziati a sorgere alcuni dubbi in città: come mai questo ragazzo è stato, a detta di molti, bocciato dal tecnico? Perché spesso gli si è preferito un Cannavaro e un Campagnaro in condizioni pessime? O Grava che ha ormai 35 anni? La risposta non c’è data saperla.
Discorso a parte merita Fideleff, bocciato per un errore nella partita con il Chievo in cui Mazzarri fece un turnover massiccio; l’argentino tuttavia aveva fatto benino prima del clamoroso liscio. Per lui 4 presenze e tanta tribuna. Bocciato senza riserve.
Partendo dal presupposto che calciatori provenienti dal Sudamerica, i difensori soprattutto, abbiano bisogno di un periodo di adattamento almeno di un anno, difficilmente quest’adattamento può avvenire se non si ha il coraggio di provarli e farli crescere.
Detto questo, non vogliamo di certo togliere meriti al terzetto Campagnaro-Cannavaro-Aronica, anzi i tre in questi 2 anni e mezzo hanno dato più di quanto ci si aspettasse, probabilmente troppo, e giustamente ora hanno un periodo di flessione. Bisogna però dire che c’è stato poco coraggio da parte del tecnico a farli rifiatare. Caso emblematico è stato l’acquisto di Victor Ruiz, che doveva essere il titolare a posto di Aronica: preso per circa 6 milioni più Datolo nel gennaio 2011, lo spagnolo dopo solo 7 mesi è stato ceduto, giudicato sulla base di 6 presenze all’attivo.

Due sono i casi: la società ha toppato alla grande con questi acquisti o al tecnico manca di coraggio per schierarli?

Una cosa è certa: nel mercato estivo a Napoli tutti si aspettano almeno due tenori in difesa. E Fideleff, Fernandez e Britos? Probabilmente seguiranno le orme di Ruiz.

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