Argentina, i retroscena della mancata convocazione di Tevez

Tevez-Argentina: un rapporto molto complicato lega il talento di Ciudadela alla nazionale albiceleste. Oggi il giornalista argentino Ignacio Bezruk è stato intervistato dalla redazione del sito gianlucadimarzio.com ed ha rilasciato alcune dichiarazioni che fanno luce sui problemi dell’ex giocatore di Manchester United e City con il ct Sabella.

Tevez
Tevez – Giorgio Catani

Ecco una parte dell’intervista:

Ignacio, Carlitos Tévez non andrà al Mondiale: possiamo darlo per certo?
“Le 32 nazionali classificate al Mondiale dovranno presentare la prima lista di 30 giocatori entro il 13 maggio, quindi quella con i 23 che andranno in Brasile entro il 2 giugno. Quel che sappiamo qui in Argentina, è che Carlitos Tévez non ci sarà. Il ct Sabella non lo convocherà: l’allenatore argentino da un mese ha fatto sapere che non cambierà una decisione che ormai ha preso da diverso tempo, facendo capire indirettamente che il gruppo va bene già com’é”.

Ma perché l’Apache non ci sarà in Brasile nonostante una stagione così brillante?
“Carlitos non sarà inserito in questo gruppo perché ormai è consolidato, più unito che mai. Sabella e il gruppo hanno obiettivi e idee chiare, da tempo nessun giornalista argentino scrive di problemi nella Seleccion. Funziona tutto al meglio e secondo il ct, un profilo come quello di Tévez potrebbe creare problematiche al gruppo già compatto: a Sabella piacciono giocatori con profilo basso, tranquillità, capaci di dimostrare tutto questo in ogni allenamento come anche prima e dopo le partite. Anche una foto sui social con i compagni, sorridenti, può essere uno di quei segnali che al ct piacciono molto”.

Qualche voce dal Sudamerica parla di problemi con Leo Messi: cosa c’è di vero?
“Non c’è nessuna guerra tra Tévez e Messi. Però si può dire che non siano amici, sin da prima del Mondiale in Sudafrica del 2010 quando Leo è stato consacrato leader della squadra. Tutto il gruppo quasi lo osanna, c’è ammirazione e gratitudine, ha guadagnato il rispetto dentro e fuori il campo. E proprio il gruppo si è infastidito quando Carlitos Tévez mise ‘pressione’ per essere convocato alla Copa America del 2011. Il ct dell’epoca, Sergio Batista, alla fine cedette e per Tévez fu convocazione: questo ha fatto perdere rispetto e leadership all’allenatore. Questo è un fattore importante. Perché se molti giocatori, ex giocatori, celebrità, opinionisti chiedono Carlitos in Seleccion, per il momento non si percepisce qui in Argentina l’energia di un ‘giocatore voluto dalla gente’, come successe anni fa”.

 

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