Argentina, senti Aguero: “Io sogno di essere come Messi? Il contrario”

In un’intervista esclusiva alla PUMA (per il lancio del modello Tricks), Sergio Aguero ha avuto la possibilità di discernere su diversi argomenti, ovviamente legati al mondo del calcio con occhio di riguardo ai Mondiali ormai prossimi all’inizio.

Fonte: Autore, Ludovic Péron (wikipedia)
Fonte: Autore, Ludovic Péron (wikipedia)

Si inizia parlando di speranze: Spero di poter diventare un giorno il calciatore più forte del Mondo. Ma, che sia chiaro, io non sogno di essere come Messi, perché è lui che sogna di essere come me!. Sull’argomento Mondiale El Kun dice la sua: “I Mondiali presentano sempre partite difficili, ma ovviamente spero che l’Argentina possa vincerli. Così come è ovvio che sono fiducioso che la vittoria sia alla nostra portata. Ci sono molte squadre forti, come Spagna, Brasile e Germania che vantano molti fuoriclasse, ma le partite sono fatte per essere vinte”. Riguardo al girone a detta di qualcuno ‘tra i più facili’ (l’Argentina è nel girone con Nigeria, Iran e Bosnia), il talento del City risponde così: “Non credo che siamo capitati in un gruppo facile. Alla Coppa del Mondo non esistono partite facili”.

Inutile da dire che alla Coppa ci sono grandi aspettative riguardo alle sue prestazioni e anche e soprattutto alla sua vena realizzativa. “Mi è capitato ai Mondiali di Pechino di non aver segnato fino ai quarti di finale, ma grazie alla fiducia del mister ho giocato la semifinale segnando due gol. E tutto questo contro il Brasile!“. Sui momenti ‘no’ che possono colpire un attaccante, Aguero dice la sua: “Bisogna continuare a credere in se stessi e rimanere calmi, perché i gol arriveranno. Può capitare anche che nella fase a gironi segni a raffica e poi in quella eliminatoria non trovi più il gol. Il calcio è un gioco strano.

Per l’intervista completa sul canale ufficiale della PUMA, cliccare qui.

 

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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