Azzurri sconfitti a Ginevra dal Portogallo, decide Eder

Si interrompe a Ginevra la striscia di imbattibilità dell’Italia di Conte che perde di misura contro il Portogallo orfano di Cristiano Ronaldo in una gara che costa agli azzurri anche il ruolo di testa di serie nel prossimo sorteggio per i gironi di qualificazione al Mondiale.

Fonte: Trainspotter at de.wikipedia -
Fonte: Trainspotter at de.wikipedia –

L’avvio di gara è positivo per la Nazionale che con un possesso palla forse troppo prolungato riesce a tenere i lusitani nella propria area metà campo. Il problema degli azzurri è nell’impostazione della manovra dove i piedi difettosi di Ranocchia pregiudicano il normale sviluppo del possesso palla concedendo al Portogallo anche chance importanti. La più clamorosa arriva però su un retropassaggio di Bonucci verso Sirigu che con un controllo maldestro serve regala il pallone agli avversari ma il tiro a porta vuota di Varela viene respinto con un gesto acrobatico da Ranocchia.

Le occasioni per l’Italia nel primo tempo capitano sui piedi di Bertolacci, troppo frettoloso nello sparare il suo sinistro, e di El Shaarawy, bravo nel dribblare Tiago ma impreciso al momento della conclusione.

Nella ripresa l’Italia comincia fortissimo rendendosi pericolosa con una gran botta di Soriano che sfiora la traversa di pochi centimetri. Poi è il turno di Bonucci che sugli sviluppi di un calcio piazzato colpisce in modo maldestro, forse di spalla, il pallone spedendolo contro il palo.

L’avvio arrembante azzurro non avvilisce il Portogallo che in ripartenza, alla prima vera azione della ripresa trova il vantaggio: Quaresma dalla sinistra mette il pallone al centro dell’area dove Eder sbuca alle spalle di Bonucci e infila Sirigu per il vantaggio portoghese.

La reazione dell’Italia è troppo fiacca e continuano i grossi problemi nella circolazione di palla che portano a d una doppia chance sprecata da Quaresma prima e Moutinho poi.

La girandola di cambi porta i risultati sperati solo a lungo andare e l’Italia nella parte centrale della ripresa fatica ad impensierire Beto andando vicina al gol solo con una grande azione di Darmian che si libera in area ma spedisce il suo sinistro a lato del montante destro. Nel finale invece fioccano le occasioni per la Nazionale di Conte che spaventa il portogallo prima con una bomba di Gabbiadini  respinta da Beto al minuto 89, poi con un errore di Matri che sceglie di calciare invece che servire uno tra Sansone e Vazquez al centro dell’area, e infine con Ranocchia che si divora di destro il pallone del pareggio in pieno recupero sugli sviluppi di un corner.

Il Portogallo riesce a difendere in tutte le maniere il risultato perdendo tempo come se fosse una partita di una grande competizione: l’atteggiamento infastidisce gli azzurri che avrebbero preferito giocarsela a viso aperto visto il palcoscenico.

Rabbia e delusione per un’amichevole in cui la nostra Nazionale si è dimostrata troppo discontinua e poco cinica: il Portogallo di oggi non era un ostacolo insormontabile e Conte ha ancora tanto da lavorare per capire quali siano i reali interpreti giusti per costruire una grande squadra.

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