El Shaarawy: “Meglio giocare con Balotelli”

Sulla cresta dell’onda. Stephan El Shaarawy e Mario Balotelli rappresentano sempre più il presente, ma soprattutto, il futuro della nazionale italiana.

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Fonte immagine: Danilo Rossetti

I due hanno ormai affinato la loro intesa, in campo e fuori. Si può dire che l’Italia sia in ottime mani, anzi, piedi. Stamane a Coverciano il Faraone ha rilasciato importanti dichiarazioni, che riguardano il suo momento attuale e il rapporto con il compagno di club: “Sono contento di essere qui, non so quanto io sia importante per il Ct, ma so che a me basta la sua fiducia, il resto tocca a me.  Mi piace partire largo a sinistra, è quello il mio ruolo. Aggiungo che è lo stesso del Milan e questo mi avvantaggia. Le richieste di Prandelli sono le stesse di Allegri, mi si chiede di curare prima la fase difensiva per poi ripartire. I gol che ho fatto in questa stagione, 16 in campionato, 3 con l’Under 21, 1 in Nazionale, 2 in Champions League, 1 in coppa Italia li ho fatti tutti con il 4-3-3. La stanchezza non l’ho sentita. Nessun fastidio. Quello che mi chiedono gli allenatori io faccio; devo aiutare la squadra, con sacrificio, il gol viene di conseguenza, e in questo momento non ho alcuna preoccupazione. Nel 2013 ho segnato solo 3 gol, colpa di un po’ di stanchezza, dopo 30 partite da titolare, di un ginocchio dolorante da gestire ma a parte i gol ci sono state buone prestazioni.  Preferisco partire da sinistra. Non mi piace fare la prima punta, potrei fare la seconda punta, dietro a Balotelli. In passato ho giocato nel 4-3-1-2 come trequartista o dietro la punta, dunque non ci sarebbero problemi. Mario sta viaggiando a ritmi altissimi, sono contento per lui, sta crescendo come giocatore e come uomo, è molto più maturo, e io sono contento. E’ un’Italia nuova, un’Italia giovane. Investire sui giovani è la cosa più importante. La svolta di Prandelli apre un’epoca. E nell’Under ci sono tanti talenti, che magari giocano in B. Insigne è fortissimo. Io e Mario stiamo facendo bene, abbiamo grandi margini di miglioramento per rendere questa Italia ancora più grande. Neymar, secondo me, può fare molto ma molto di più, sta dimostrando tutto il suo valore. Io dico che può diventare uno dei tre più forti al mondo, con Messi e CR7. Per quanto mi riguarda, io ho tanto da imparare e devo solo crescere. Io e Mario ci completiamo, lui ha tantissime qualità, sa far salire la squadra, sa far gioco, dialogare con lui è importante e facile. Quando faccio buone prestazioni lui si complimenta con me e viceversa. Ha un carattere simpatico, io mi trovo bene con lui. Brucia ancora il k.o contro il Barcellona, è stato un grande dispiacere, abbiamo perso una grande occasione dopo il 2-0 di San Siro, ma loro hanno dimostrato di essere il club più forte del mondo. Avremmo dovuto fare la partita perfetta: a Milano ci siamo riusciti, al Camp Nou no. Vorrei spiegare, una volta per tutte, la mia reazione alla sostituzione contro il Palermo. Non ce l’avevo con mister Allegri né volevo mancare di rispetto ai compagni. Ero semplicemente arrabbiato con me stesso perché avrei potuto dare di più. Io sono uno che non si accontenta mai”.

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