Esclusiva-Zazzaroni: “Luis Enrique è un visionario. Alla Juventus sta mancando Moggi”

Ivan Zazzaroni, noto giornalista sportivo, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Soccermagazine.it, trattando diversi temi del calcio d’attualità, passando dalla nazionale ai club di Serie A, discettando di alcuni problemi interni di queste ultime.
Lei è stato direttore del Guerin Sportivo. Che ricordi ha del calcio scritto e giocato di quei giorni lontani, e che differenze riscontra con quello odierno?
Nessuna nostalgia: è stato un momento bellissimo, ma è passato. Devo confrontarmi col presente pensando al futuro, anche se non mi piace. Posso solo dire che in quegli anni il giornalismo era passione, oggi è ossessione, paura. Della fine.

Anche se Prandelli è abbastanza aperto nei confronti dei giovani in nazionale, in Italia il livello dei giocatori nostrani sembra drasticamente calato. Se proprio non si vuole far giocare i nuovi talenti, quale potrebbe essere allora la soluzione per risollevare il nostro calcio?
Una soluzione fiscale: controllare con attenzione i presidenti che acquistano troppi stranieri inutili soltanto per lasciare milioni all’estero.

A proposito di nazionale: crede che il lavoro svolto finora da Prandelli ci permetterà di affrontare l’Europeo degnamente? E lei ha qualche preferenza su dei giocatori che le piacerebbe vedere in azzurro?
Dipende da quanta fortuna ha e avrà Prandelli in quel periodo. Suggerimenti? Cornetti napoletani.

Cosa ne pensa della mentalità europea delle squadre italiane, specie di quelle che giocano l’Europa League? Come mai molti club snobbano questa competizione, compromettendo poi la situazione dell’Italia nel ranking?
Non abbiamo alcuna mentalità: solo necessità. E le necessità spengono la fantasia.

Passiamo a qualche domanda sulla Serie A: se Gasperini si presentava sin da subito come un’incognita per l’Inter, date le risapute questioni tattiche, perchè i nerazzurri non hanno puntato subito su Ranieri, già svincolato quest’estate, e tra l’altro dall’esperienza maggiore rispetto all’ex tecnico del Genoa?
Non hanno puntato su Ranieri perché non lo consideravano degno di attenzione e da Inter. Dopo lo tsunami Gasp lo è stranamente diventato.

Che ne pensa del tentativo di Luis Enrique di impiantare il cosiddetto “barcellonismo” a Roma? Il calcio italiano non è ancora pronto per questo passo, oppure quel tipo di filosofia rimarrà sempre una prerogativa del Barça?
Luis Enrique è un visionario e sta compromettendo la stagione della Roma che ha un ottimo organico. La squadra lo sta seguendo. Occhio al burrone. Torni subito a un calcio rispettoso delle caratteristiche dei suoi.

La Juventus si trova davanti all’ennesima rivoluzione in pochi anni: cos’è mancato finora ai bianconeri per tornare ai vertici di un tempo, considerando anche le ingenti spese effettuate in ogni stagione?
E’ mancato Moggi.

Il Napoli si sta sempre più consolidando come una nuova realtà della Serie A: lei che conosce bene l’ambiente partenopeo, ritiene che gli azzurri possano già vincere lo scudetto e far bene in Europa, o Inter e Milan sono sempre superiori dal punto di vista dell’organico?
Ho puntato 100 euro sullo scudetto al Napoli. In Europa non lo vedo oltre gli ottavi. Un sogno.

Pensa che in questo avvio di stagione l’Atalanta abbia avuto una forte spinta data dalla penalizzazione? Questo momento idilliaco degli orobici è destinato a terminare presto?
No, è stata aiutata dal calendario e dalla freschezza di Moralez, Gabbiadini, Bonaventura, Schelotto, dalle motivazioni di Denis.

Sappiamo che lei tenga per il Bologna: dopo la “farsa” Zanetti, cosa ne pensa del progetto rossoblu?
Un pasticcio. Venti teste e nessuna di calcio. Salvo Setti e l’amico Morandi.

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