Italia, Montolivo: “Milan, ci riprenderemo. Ecco la mia idea sul razzismo negli stadi…”

Riccardo Montolivo, in ritiro con l’Italia, parla di vari argomenti in conferenza stampa tra cui Milan, Balotelli e Nazionale.
Comincia parlando del Milan: “Al Milan stiamo passando un momento delicato ma lo supereremo. Io credo che possiamo uscirne e lo faremo tutti insieme. Allegri ha criticato Balotelli? Il mister non ha mai fatto differenze, se ha un pensiero lo dice e quindi lo fa anche con Mario”.

Fonte: Piotr Drabik - wikipedia.org
Fonte: Piotr Drabik – wikipedia.org

Le critiche – continua il centrocampista – sono fatte per migliorare, ed è giusto farle se servono a questo. Mario lo vedo sereno, e non vedo grandi differenze con quello del Milan. Non è particolarmente nervoso. Lui venduto? Non temo di perderlo. Con lui si cerca sempre la notizia estremizzandola. O deve essere ceduto o è da Pallone d’Oro. Il valore di Mario lo conosciamo tutti. Ha la pelle dura, sa che ci sono momenti positivi e negativi, che arrivano tanti elogi e tante critiche, non credo che sia particolarmente stressato. Al Milan siano consapevoli del momento e facciamo di tutto per uscirne. Kakà? E’ un campionissimo e sta facendo molto bene, ci aiuterà a uscire dal tunnel”.
Riccardo poi continua dicendo la sua sulla Nazionale e la sfida alla Germania: “Per me è una partita speciale perché mia madre è tedesca e quindi anche io lo sono per metà. Il prestigio, poi, va al di là del fatto che sia un’amichevole. L’idea è non dare punti di riferimento ruotando a centrocampo, questo è il modulo che ci ha dato più soddisfazioni ma sarebbe sbagliato fossilizzarsi su uno solo. Stiamo compiendo un percorso. Ogni giorni si mette un mattoncino, all’Europeo siamo arrivati pronti e cercheremo di farlo anche al Mondiale. Ci ha dato fastidio non essere testa di serie, ma siamo consapevoli della nostra forza, ma sappiamo che possiamo giocarcela con tutti. Cercheremo di cambiare il trend che ci vede fare poco bene nelle amichevoli. Al sorteggio, poi, vorrei evitare il Brasile, anche se in Confederations abbiamo fatto bene contro di loro. All’Europeo contro la Germania fu una serata magica. Avevamo una squadra che sembrava quasi una famiglia, una squadra unita da un legame fortissimo. C’era gioia da parte di tutti, eravamo un corpo unico. Spero che riusciremo a ricreare quel legame anche al Mondiale. Queste sono le fondamenta, altrimenti viene tutto giù tutto. Comunque Coverciano è un’isola felice”.
Montolivo conclude parlando delle curve e degli stadi: “Ragazzini in curva? E’ una provocazione, un’idea interessante, ma il problema è culturale, e non si risolve dall’oggi al domani. In tutto lo stadio ci sono delle persone che non possiamo definire tifosi perché non si comportano come tali. Lo sfottò ci deve essere, la presa in giro, fa parte del colore, fa parte del calcio e c’è sempre stato, ma il confine è molto labile, bisogna chiarire questo aspetto per non cadere nella discriminazione. Il razzismo non si risolve solo mettendo delle regole. E’ un problema culturale, si deve partire dalla base, cioè dall’istruzione. Io sono sempre per il tifo pro e non per quello contro, non insultare gli avversari. Non sono in grado di giudicare se le curve siano in mano alla criminalità organizzata. Da fuori non sembra così”.

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Andrea Antoniacomi

Mi chiamo Antoniacomi Andrea, sono di Cortina d'Ampezzo ma sono nato a Pieve di Cadore il 23 febbraio del 1990. Diplomato presso l'istituto "Leonardo da Vinci" di Belluno con il voto di 80/100, dal 2011 studio a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di scienze della comunicazione politica e sociale. Il mio sogno è di diventare un giornalista, prima pubblicista e poi professionista.

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