L’Argentina ringrazia Di Maria: Svizzera ko, un super Benaglio si arrende solo al 118′

Un’altra big di questo Mondiale soffre non poco per superare un avversario apparentemente alla portata. Negli ottavi di finale, dopo Brasile e Germania, anche l’Argentina di Leo Messi impiega 120’ per avere la meglio sulla Svizzera di Hitzfeld. A decidere l’incontro, a 2’ dal termine, il sigillo di Angel Di Maria, l’uomo migliore di Sabella per intensità e continuità fisica. Grandi meriti alla Svizzera, che ha chiuso ogni varco e non ha disdegnato la fase offensiva, affidata all’estro del talentuoso Shaqiri e alla vena (oggi tutt’altro che realizzativa) di Drmic.

Di Maria con la maglia dell'Argentina Fonte: Fanny Schertzer (wikipedia)
Di Maria con la maglia dell’Argentina
Fonte: Fanny Schertzer (Wikipedia)

Nel primo tempo, schierata col classico 4-3-3 con Lavezzi in luogo di Aguero, l’Argentina ha creato poco o nulla, chiusa nella morsa degli svizzeri che hanno delegato la coppia di mediani tutta napoletana Inler-Behrami di presidiare la propria area di rigore. Non è un caso, infatti, che l’azione da gol più pericolosa dei primi 45’ sia capitata sui piedi di Xhaka, che al 27’ non ha saputo sfruttare un assist dal fondo di Shaqiri facendosi respingere coi piedi la debole conclusione da Romero. Al 38’ è ancora la Svizzera a sfiorare il vantaggio: Shaqiri recupera palla nella metà campo avversaria e lancia in campo aperto Drmic che, spiazzato dall’indecisione di Romero in uscita, tenta un improbabile lob che termina la propria corsa tra le braccia del portiere della Samp.

Nella ripresa l’Argentina vive il suo momento migliore tra il 58’ e il 77’. Prima Rojo con una conclusione di sinistro, quindi Higuain di testa, infine Messi (accesosi ad intermittenza) con un assolo al limite dell’area. Ogni tentativo albiceleste viene neutralizzato da uno strepitoso Benaglio, decisivo anche nei supplementari. Con la Svizzera ormai rintanata nella propria metà campo anche in virtù dell’ingresso dell’ex Chievo Fernandes al posto di un opaco Xhaka, il risultato di 0-0 ha retto fino al 90’.

Nei supplementari è ancora Benaglio protagonista, prima su un colpo di testa di Garay e poi su una conclusione sporca di Di Maria. La Svizzera approfitta di qualche amnesia difensiva degli avversari per rendersi pericolosa, ma quando l’Argentina riparte soffre e dunque decide di non scoprirsi troppo. Al 118’ Lichtsteiner perde un pallone sanguinoso al limite nella propria metà campo. Palacio lo recupera ed innesca centralmente Messi, che parte palla al piede prima di servire sulla destra un liberissimo Di Maria, che controlla ed insacca alle spalle dell’eroe di giornata, Benaglio. E’ la rete che decide l’incontro, anche perché al 120’, dagli sviluppi di un corner, Dzemaili (subentrato a Mehmedi) prima colpisce il palo a botta sicura, poi di stinco manda a lato a 10 cm dalla porta. E’ l’ultimo brivido di un match infinito. L’Argentina vola ai quarti, dove il 4 luglio allo stadio Nacional di Brasilia affronterà la vincente di Belgio-Usa.

Fabio Tarantino

Fabio Tarantino

Giornalista, nato a Napoli il 19/02/1991

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