Mondiale, Italia: le impressioni di Spalletti

Luciano Spalletti torna in Italia e pensa al futuro. Molte indiscrezioni lo hanno visto vicino alla panchina del Milan e successivamente a quella della Fiorentina. Il tecnico, ex Zenit, Roma e Udinese, ancora non sa quale sarà il suo futuro.

Fonte immagine: Валерий Дудуш, Football.ua
Fonte immagine: Валерий Дудуш, Football.ua

Intanto, ai microfoni di tuttomercatoweb.com, da il suo parere sulla nazionale e sulle partecipanti al mondiale: “L’Olanda è un po’ una sorpresa per la perfezione della partita e del risultato e l’atteggiamento di squadra. La Germania perché ci sono quei quattro giocatori di quella grandissima squadra di Pep: ha giocatori esperti e maturi, vedo possibile che arrivi fino in fondo a lottare per il Mondiale con il Brasile e l’Argentina“.

Poi si passa direttamente agli azzurri: “Centrocampo con Pirlo e Verratti? No, non me lo aspettavo e proprio per questo quando l’ho visto scegliere questi tre calciatori che tutti avevano criticato, prima della partita in un salotto televisivo, ho detto che era la scelta giusta, perché la cosa rischiosa sarebbe stata dare campo per il contropiede all’Inghilterra. C’è un’altra valutazione che ha fatto Prandelli che non ha fatto nessuno, che è quella del clima in cui si gioca. Le partite difficilmente avranno grande intensità e nella bassa intensità i centrocampisti hanno più vantaggio, fanno possesso palla. Ha tenuto palla, ha attaccato lo stesso nonostante gli si imputasse di non avere attaccanti che potessero andara a chiudere le azioni. E’ la squadra che conta non il singolo calciatore. Se Prandelli riesce a continuare a far giocare l’Italia come squadra come ha fatto fino ad ora, può essere la possibilità per arrivare in fondo, perché poi ci sono squadre più forti. Darmian? Ha fatto una partita eccezionale, ha fatto vedere oltre quelle che sono le sue qualità. Io sono amico di Ventura, sa fare calcio, sa far attaccate le sue squadre, guardate con quanti ragazzi ha lavorato e che ha fatto diventare pronti per grandi squadre. Di Darmian lui dice che è un giocatore che tutti vorrebbero avere, perfetto, perché sa difendere benissimo, ma ieri sera quando si è proposto ha giocato bene la palla. Se andate a vedere la Germania ci sono quattro giocatori che giocano sulla linea difensiva, questo equilibrio fa la sua parte in questo mondiale qui. Non prendere le imbarcate del campo vuoto è fondamentale. Auguro all’Italia di andare più avanti possibile, l’altra sera mi è piaciuta molto, vedremo se la magia di Prandelli continuerà“.

Poi una piccola battuta sul suo futuro: “Futuro? Io ce l’ho due o tre vizi, mi piace guadagnare, comandare e vincere. Se aspetto l’occasione? A me ci vuole un po’ di tempo per fare le cose che devo fare e per il momento sto fermo e l’ho detto a tutti quelli che si sono informati riguardo a quali intenzioni avessi. Poi il mio capo Miller, il boss dello Zenit, quando mi hanno detto che il giorno dopo che la squadra l’avrebbe allenata un mio collaboratore, io gli ho chiesto cosa avrei dovuto fare e lui ha risposto niente si deve riposare e il contratto rimane in essere. Per cui lui è una persona intelligente e se mi ha detto di riposarmi è giusto così“.

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