Mondiali, per Goldman Sachs il Brasile è il favorito

La Goldman Sachs ha tenuto a far sapere al Mondo intero la sua opinione riguardo i Mondiali del 2014. L’istituto bancario, attraverso una approfondita analisi sul proprio sito ufficiale, ha calcolato, usando una serie di statistiche, che a vincere la Coppa del Mondo sarà proprio la nazione ospitante, cioè il Brasile.

Mondiali 2014 Brasile.
Mondiali 2014 Brasile.

Verdeoro dati per super favoriti, addirittura al 48%, mentre l’Argentina (seconda) è ferma a 14. Percentuali ancora più basse per Germania (11%) e Spagna (9.8%). E l’Italia? Praticamente data per spacciata, con un misero 1.5% di possibilità di vittoria. Peggio ancora quella che è stata definita da molti come la ‘mina vagante’ del torneo, vale a dire il Belgio, fermo a 0.6%. Algeria, Honduras, Giappone e Cameroon sono in coda alla classifica con chance pari a 0.0.

Nello stesso documento, viene anche redatta una formazione ‘da sogno’, con quelli che sono gli 11 più forti che giocheranno i Mondiali. In porta c’è Neuer, il connazionale Lahm è il terzino destro, mentre Alves sulla fascia sinistra e Silva al centro della difesa completano il reparto arretrato insieme a Sergio Ramos. Un altro spagnolo è Andres Iniesta, che forma il centrocampo insieme a Ribery e Edin Hazard. L’attacco è veramente da ‘videogiochi manageriali’, visto che le tre punte schierate dalla formazione della Goldman Sachs sono Messi, Ronaldo e Neymar.

Insomma, per i cervelloni della GS, la finale sarà tutta sudamericana, Brasile-Argentina, con la Seleçao nettamente favorita. Sarà vero? Prima di  affidarci completamente a queste statistiche e magari investirci qualche euro, ricordiamo che lo stesso istituto, in un’indagine analoga di quattro anni fa, proclamò il Brasile vincitore della Coppa del Mondo 2010. Ma, come tutti sappiamo, i vincitori quell’anno furono gli spagnoli…

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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