Mondiali, Prandelli alle prese con l’esplosione dei bomber: chi portare in Brasile?

L’anno scorso, di questi tempi, Cesare Prandelli avrebbe avuto le idee più chiare sulla lista degli attaccanti da convocare per i prossimi Mondiali in Brasile. Quest’anno qualcosa è cambiato. Il ct della Nazionale ha molti più dubbi ma anche meno problemi, perché tanti centravanti sembrano essersi finalmente consacrati, giusto in tempo per sperare nella chiamata del tecnico.

Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua

Dei sei che prenderanno parte alla prossima spedizione Mondiale, sicuri del posto sembrano essere solo Mario Balotelli, Giuseppe Rossi (infortunio permettendo) ed Alessio Cerci. Per le restanti tre caselle da riempire sarà lotta tra tanti attaccanti che in questa stagione stanno facendo le fortune dei propri club a suon di gol.

Ciro Immobile, al suo secondo anno in Serie A da titolare, sta strabiliando tutti: 13 reti con la maglia del Torino (nessun rigore). L’anno scorso, al Genoa, l’ex centravanti della Juventus si fermò a quota 5. Domenico Berardi, al battesimo in A, è già a quota 12 reti in stagione. C’è poi Mattia Destro, che dopo essersi definitivamente ripreso dall’infortunio pare non aver proprio intenzione di fermarsi: 6 reti in 9 presenze in campionato. Infine Alberto Gilardino e Luca Toni, gli unici ad aver già vinto un Mondiale da protagonisti. L’ex centravanti del Bologna quest’anno ha confermato il suo straordinario stato di forma: è già a quota 11 reti stagionali, a sole due lunghezze dai 13 realizzati l’anno prima in Emilia. Luca Toni, dopo esser tornato a Firenze lo scorso anno (8 reti in 27 presenze), quest’anno è ripartito dall’Hellas dove ha già messo a segno 12 reti in campionato.

Per dovere di cronaca, infine, vanno menzionati anche Lorenzo Insigne, Pablo Osvaldo e Stephan El Shaarawy, da tempo nel giro della Nazionale ma protagonisti quest’anno di una stagione non troppo esaltante. L’attaccante del Napoli, nonostante la presenza di Benitez e di un modulo prettamente offensivo, fatica a trovare continuità in fase realizzativa (solo 5 reti in stagione, 2 in campionato). Il Faraone continua ad essere tormentato dai soliti problemi fisici mentre l’oriundo (4 reti in 13 presenze in azzurro) dopo esser tornato in Italia, alla Juventus, è pronto a giocarsi le sue carte per convincere Prandelli. A te la scelta, Cesare. Hai solo l’imbarazzo della scelta.

Fabio Tarantino

Fabio Tarantino

Giornalista, nato a Napoli il 19/02/1991

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