Nazionale: che fine hanno fatto gli eroi del 2006?

Chi di voi non ricorda i 23 calciatori della Nazionale che nel 2006 alzarono al cielo la Coppa del Mondo? Pensiamo nessuno. Ma sapete che fine hanno fatto gli eroi di Berlino? Certo, alcuni sono ancora in attività, ma altri hanno scelto carriere da allenatori ed avventure all’estero alquanto singolari.

Olaf Nordwich - Flickr
Olaf Nordwich – Flickr

Di quella Nazionale ci ricordiamo tutto, ma sapevate che Adriano Bacconi, il tattico della “Domenica Sportiva”, fosse un campione del Mondo? Sì, Bacconi faceva parte dello staff tecnico di Marcello Lippi.

Ma vediamo un po’ che fine hanno fatto i nostri azzurri.

GIANLUGI BUFFON-Il portierone, come ben sapete, è ancora in attività e gioca nella Juventus con lo stesso entusiasmo di quanto era un ragazzino. Insieme a Pirlo e De Rossi (ed in teoria anche Barzagli, mai convocato da Conte per problemi fisici) è l’unico superstite di Germania 2006 ancora nel giro della Nazionale. Buffon, in particolare, è il capitano dall’addio di Fabio Cannavaro alla maglia azzurra.

ANGELO PERUZZI-Secondo portiere nel 2006. Dopo appena un anno dal successo Mondiale si è ritirato dal calcio giocato. Tra il 2008 e il 2010 è stato collaboratore tecnico nella Nazionale del Lippi-Bis. Poi è diventato il vice di Ferrara prima nell’Under 21 e dunque alla Sampdoria. Al momento non ha incarichi.

MARCO AMELIA-Dopo aver alzato la Coppa al cielo per lui un lungo girovagare. Dopo Livorno è stato al Palermo, al Genoa e al Milan. Ad inizio della stagione in corso si è trovato svincolato ed ha scelto di giocare per la squadra dilettantistica Rocca Priora, di cui è presidente onorario e direttore sportivo. Il 9 febbraio di quest’anno ha firmato per il Perugia, in Serie B.

FABIO CANNAVARO-“Alzala in alto al cielo Capitano”, resterà nella memoria di tutti la frase di Caressa nel momento in cui Cannavaro sollevò la Coppa del Mondo. Nel 2009 lascia il Real Madrid e firma un contratto con la Juventus. Poi decide per l’esperienza negli Emirati Arabi con la maglia dell’Al-Ahli. Tuttavia la sua carriera da calciatore finisce nel 2011 per problemi al ginocchio, ma Cannavaro decide di restare all’Al-Ahli prima come dirigente e poi come allenatore. Pochi mesi fa ha preso il posto di Lippi alla guida del Guangzhou, in Cina.

CRISTIAN ZACCARDO-Della sua esperienza al Mondiale ricordiamo soprattutto l’unico goal su azione subito da Buffon in quella rassegna: l’autorete di Zaccardo, appunto. Dopo buone annate al Palermo si trasferisce in Germania al Wolfsburg: l’impatto con la Bundesliga non è dei migliori e così ritorna in Italia al Parma. Dopo 4 anni ai gialloblù passa al Milan, squadra in cui milita tutt’oggi.

ANDREA BARZAGLI-Come il suo compagno Zaccardo lascia il Palermo per il Wolfsburg. Anche lui non si troverà bene in Germania, così nel 2011 passa alla Juventus. Da alcuni anni è uno dei migliori difensori italiani per rendimento. Nella stagione attuale non è sceso in campo a causa di infortuni, perdendo così anche la Nazionale.

MARCO MATERAZZI-Uno degli eroi di quel Mondiale, sia per il goal in finale sia per la testata ricevuta da Zidane. Per lui gli anni post-Mondiale sono stati ricchi di successi con l’Inter, anche non essendo più titolare con l’avvento di Mourinho e Benitez. Decide di lasciare il calcio nel 2011. A sorpresa, nel settembre del 2014 firma un contratto da allenatore-giocatore per il club indiano Chennaiyin, che tuttora allena.

MASSIMO ODDO-Dopo la vittoria del Mondiale con la Nazionale passa dalla Lazio al Milan. La sua esperienza in rossonero sarà intervellata da una stagione al Bayern Monaco. Nel 2011-2012 passa al Lecce e dopo 27 presenze e 1 goal decide di lasciare il calcio giocato. Passa così alla carriera d’allenatore: dopo un’esperienza agli allievi del Genoa, attualmente allena la primavera del Pescara.

FABIO GROSSO-La sua corsa dopo il rigore decisivo nella finale contro la Francia è impressa nella memoria di tutti gli italiani. Quel Mondiale fenomenale gli vale un contratto con l’Inter. L’esperienza in neroazzurro non è esaltante e dopo appena una stagione passa al Lione vincendo anche lo scudetto. Nel 2009 passa alla Juve, dove non vivrà un periodo esaltante finendo spesso ai margini della rosa. Nel 2012 lascia il calcio e tenta la carriera d’allenatore. Attualmente è il tecnico della Juventus primavera.

Fonte:Wikipedia-Autore: Christophe95
Fonte:Wikipedia-Autore: Christophe95

ALESSANDRO NESTA-Giocò solo le prime 3 gare del Mondiale, poi fu costretto a fermarsi a causa di un infortunio. La sua carriera è proseguita fino al 2012 con il Milan. Poi anche lui ha deciso per un’esperienza all’estero in un campionato minore, la MLS. Con il Montréal Impact gioca 2 stagioni, poi a fine 2013 annuncia il suo ritiro. Ritiro revocato nel 2014 quando firma per il Chennaiyin allenato da Materazzi.

GIANLUCA ZAMBROTTA-Dopo aver alzato la Coppa lo acquista il Barcellona. In Spagna resterà 2 anni per poi passare al Milan. Nel 2013 passa al Chiasso dove ricopre anche il ruolo di vice-allenatore. Dopo poco diventa lui il tecnico della squadra svizzera e di fatto lascia il calcio giocato.

DANIELE DE ROSSI-“Capitan futuro” non ha mai lasciato la Roma dopo l’esperienza vincente in Germania. Attualmente è ancora nel giro della Nazionale: ha disputato anche altri 2 Mondiali e 2 Europei, oltre alle 2 Confederations Cup.

GENNARO GATTUSO-Uno degli eroi incontrastati di quella Nazionale del 2006. Per lui la carriera è proseguita per ben 6 anni al Milan. Poi, come altri suoi colleghi, ha deciso di andare in un campionato minore: quello svizzero, al Sion. Nel corso dell’esperienza in Svizzera è stato anche per un breve periodo l’allenatore della squadra. Ad agosto 2013 viene scelto da Zamparini come allenatore del Palermo: la sua esperienza si concluderà con l’esonero dopo poco meno di un mese. Nel giugno 2014 firma per il Creta, ma la sua esperienza in Grecia si conclude con le dimissioni nello scorso dicembre. Attualemente è in cerca di una squadra.

MAURO GERMAN CAMORANESI-L’oriundo della Nazionale. Lui, a differenza di alcuni colleghi, decise di restare alla Juventus in B e aiutarla nella risalita. La sua esperienza in bianconero si conclude nel 2010 quando passa allo Stoccarda, qui resterà solo 4 mesi per poi rescindere il contratto e tornare in patria, al Lanus prima e al Racing Club poi. A febbraio del 2014 annuncia il suo ritiro. Attualmente allena in Messico.

SIMONE BARONE-Sono bastati 39 minuti a Simone Barone per salire sul tetto del mondo. Per lui il post-Mondiale è stata una parabola discendente. Dal Palermo al Livorno passando per Torino e Cagliari senza mai brillare. Lascia il calcio giocato nel 2012. Anche lui si è dato alla carriera di allenatore: attualmente dirige la primavera del Modena. Sì, viene spesso ricordato come “quello che distrasse Cech per far segnare Inzaghi”.

SIMONE PERROTTA-Una delle armi tattiche di Lippi nel Mondiale tedesco. Per lui solo Roma dopo il Mondiale. Nel 2013 si ritira dal calcio. Anche lui resta nel mondo del pallone, ma con un ruolo diverso: attualmente è un dirigente dell’AIC.

ANDREA PIRLO-Da qualche anno a questa parte il miglior calciatore italiano, senza nessun dubbio. Il Mondiale del 2006 è stato il definitivo salto di qualità di Pirlo. Nell’anno successivo al Mondiale vince la Champions League con il Milan e a sorpresa nel 2011 i rossoneri non gli rinnovano il contratto. Così passa alla Juventus vincendo, al momento, 3 scudetti di fila. Alla fine del disastroso Mondiale del 2014 decide di lasciare la Nazionale, ma con l’avvento di Conte cambia idea. Per lui negli anni, oltre a vari titoli di club, tanti riconoscimenti personali.

FRANCESCO TOTTI-Quel Mondiale il capitano della Roma lo volle a tutti i costi recuperando in tempi record da un infortunio. 4 assist e un goal nella massima competizione internazionale. Lui, come De Rossi, è rimasto legato alla Roma. Nonostante i suoi 38 anni non ha intenzione di smettere di giocare.

Del Piero
Fonte: Blackcat – wikipedia.org

ALESSANDRO DEL PIERO-Il goal alla Germania nei supplementari fu uno dei pochi acuti di “Pinturicchio”. Da buon capitano decise di restare alla Juventus in B e partecipare alla ricostruzione. Con l’avvento di Conte nel 2011 la sua titolarità viene meno, e dopo lo scudetto conquistato, complici anche delle incomprensioni con la società decise di lasciare la Juventus e provare l’avventura in A-League al Sidney. Ad agosto del 2014 ha firmato per il club indiano Delhi Dynamos.

LUCA TONI-Il bomber dopo il Mondiale ha girovagato molto. Bayern Monaco, Roma, Genoa e Al Nasr. Nel 2012 ritorna alla Fiorentina e nonostante una buona stagione non gli rinnovano il contratto. Da due anni è all’Hellas Verona e continua a segnare.

ALBERTO GILARDINO-La sua storia ricorda molto quella di Toni. Tante maglie cambiate nel corso degli anni, fino all’esperienza in Cina al Guangzhou di Lippi. A gennaio scorso è tornato, in prestito, alla Fiorentina.

FILIPPO INZAGHI-Una presenza e un goal nel Mondiale del 2006. Pippo si aspettava di più, ma alla fine il risultato di squadra lo accontentò. Come per altri suoi colleghi nel 2012 il Milan decise di non rinnovargli il contratto e così decise di lasciare il calcio giocato. Lui, a differenza degli altri compagni del 2006, è attualmente l’allenatore di un club di Serie A: il Milan.

VINCENZO IAQUINTA-Il nome a sorpresa della spedizione azzurra in Germania, il coniglio nel cilindro di Lippi. Il suo post-Mondiale significa Juventus. 40 goal in 108 partite con la maglia bianconera fino all’infortunio al retto femorale che lo allontanerà gradualmente dal campo. Nel 2014, dopo essere stato un anno fuori rosa, decide di ritirarsi. Di lui si sono perse un po’ le tracce; sta studiando per diventare allenatore e nei giorni scorsi è stato al centro di un fatto di cronaca.

MARCELLO LIPPI-L’ultimo CT italiano ad aver alzato la Coppa del Mondo. Decide, tra lo stupore generale, di lasciare la Nazionale dopo il successo. Si prese due anni sabbatici per poi ritornare alla guida della Nazionale italiana. Il pessimo Mondiale del 2010 probabilmente ha macchiato la sua grande vittoria del 2006. Dal 2012 al 2014 ha allenato il Guangzhou in Cina, ora ne è direttore tecnico.

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