Sorpresa Nazionale, Totò Di Natale ci ripensa: “Il mio obiettivo sono i Mondiali!”

La carriera di Antonio Di Natale in Nazionale sembrava chiusa 3 anni fa, quando dopo il Mondiale in Sudafrica il nuovo ct Prandelli escluse il capitano dell’Udinese dal consueto giro delle convocazioni. Il costante rendimento dell’attaccante, però, aveva convinto il selezionatore azzurro a considerarlo per la fase finale degli Europei: d’altronde il tecnico non aveva bisogno di provarlo durante le qualificazioni, durante le quali ebbe così modo di gettare nella mischia facce nuove. Adesso, la storia tra Di Natale e l’Italia a 4 stelline potrebbe ricomporsi sulla falsa riga del passato.

Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua
Non sono troppo lontane le dichiarazioni dello stesso giocatore che parlavano di un addio all’azzurro a favore dei giovani. Interpellato da “Il Messaggero Veneto” per commentare la Confederations Cup, tuttavia, il bomber napoletano è tornato a parlare di Nazionale: “Quella di Balotelli è un’assenza pesante, Mario è diventato importante a tutti i livelli, ma ho fiducia in Gilardino, che sa interpretare al meglio quel ruolo. In ogni caso, nonostante gli infortuni che hanno costretto il ct a cambiare spesso modulo e formazione, ho visto un’Italia viva. Giaccherini è da lodare per quello che riesce a dare alla squadra. È capace di ricoprire più ruoli e ha una dote che molti non conoscono dal di fuori: sta zitto e lavora sodo. Me ne sono accorto già lo scorso anno agli Europei. La Spagna? Ho seguito anche loro. Ho visto la solita squadra. Solida. Capace di farti male con quelle accelerazioni che solo loro sanno fare. Il loro possesso palla ti sfianca, non riesci a prendergliela mai. E poi ora hanno trovato anche i sostituti senza perdere in qualità. Avete visto? Tra una partita e l’altra hanno cambiato praticamente tutti i titolari e non è successo nulla. Come possiamo dare solo fastidio? Bisogna fare meno errori possibile. E sfruttare tutte le occasioni da gol che ci capitano. Forse per questo Buffon mi voleva là con loro. Il portiere azzurro, infatti, lo aveva chiamato in questi giorni: “Vieni, ci faresti comodo!”.
Totò ha così rivelato un altro retroscena: Prandelli mi ha chiamato, poco prima di partire per la Confederations cup mi ha chiesto se volevo far parte della spedizione: ho risposto che ero onorato della sua attenzione, ma che per me la stagione era stata massacrante e che avevo impostato le mie ferie in un certo modo proprio per cercare di fare bene il prossimo anno e così cercare di meritarmi una convocazione per il Mondiale. Di Natale ha appena rinnovato con l’Udinese fino al 2015: a 36 anni il numero 10 friulano non ha ancora perso la sua vis pugnandi.

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